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 2009  settembre 25 Venerdì calendario

Che bello ”24” l’eco-telefilm a impatto zero - Jack salvi l’America. Anche se un conto è salvarla dalla minaccia di un attentato, un altro è farlo a impatto zero

Che bello ”24” l’eco-telefilm a impatto zero - Jack salvi l’America. Anche se un conto è salvarla dalla minaccia di un attentato, un altro è farlo a impatto zero. qui che entra in gioco Jack Bauer, alias Kiefer Sutherland, il più estremo degli agenti antiterrorismo mai creati da Hollywood: immaginatelo in missione su un’auto ecologica o mentre salva il presidente americano stando attento a usare solamente energia rinnovabile. quanto accade nella settima stagione di 24, al via stasera sul canale Fx di Sky, primo serial tv «carbon neutral» dopo aver già rotto negli anni ogni schema, compreso quello di aver avuto un presidente americano nero quando Obama era ancora ben al di là da venire. Se il cinema sforna film-documentari su riscaldamento globale e disastri ambientali, l’adrenalinico 24 apre una nuova era televisiva ecologicamente corretta: si è convertito al verde tanto che, durante le riprese della settima stagione, i produttori sono riusciti a far ridurre del 43 per cento le emissioni di anidride carbonica del set. Certo non è stato facile fare i conti con le scenografiche esplosioni dall’elevato contenuto emissivo. E infatti in questo caso è stata adottata la strategia della compensazione con il finanziamento di progetti di energia pulita. Quanto al resto, però, tutto è stato rivisto in funzione anti-inquinamento: le lampade, ad esempio, sono state convertite in sistemi di illuminazione a basso consumo; tutti i generatori e i mezzi di trasporto della produzione sono stati alimentati con biodiesel; grazie all’uso di «macchine ibride», che recuperano energia, per girare le scene sono stati risparmiati 5 mila litri di carburante; un bel taglio poi alla carta usata per la sceneggiatura e i piani di produzione: per evitare inutili sprechi, cast e staff hanno utilizzato i documenti convertiti in formato elettronico; è stato poi ricablato completamente lo studio di registrazione per permettere l’uso esclusivo di energia rinnovabile, ovvero prodotta da un mix di fonti pulite eoliche, idrauliche e solari. Con la collaudata formula del «tempo reale» che ha conquistato tutti, dai democratici ai repubblicani come i milioni di spettatori in tutto il mondo, con quell’orologio digitale che scandisce i secondi e lo schermo suddiviso a riquadri che se ti prende non ti lascia più, nella settima stagione Jack Bauer, l’uomo che non dorme e non mangia mai, dovrà vedersela con un cattivissimo Jon Voight, dovrà salvarsi dall’accusa di abuso di potere negli interrogatori (nella serie le torture sono nell’ordine delle cose), dovrà proteggere la vita di una Presidente donna. Sarà profetico anche stavolta?