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 2009  settembre 25 Venerdì calendario

Nei conti Piazza Affari batte la City - nei primi cinque mesi dell’esercizio di lse i risultati di borsa italiana tengono meglio - Piccola rivincita per gli italiani all’interno del London Stock Exchange Group

Nei conti Piazza Affari batte la City - nei primi cinque mesi dell’esercizio di lse i risultati di borsa italiana tengono meglio - Piccola rivincita per gli italiani all’interno del London Stock Exchange Group. Ieri la superborsa, che comprende Piazza Affari e la City, ha presentato i conti dei primi cinque mesi dell’esercizio 2009-2010, dai quali emerge una tenuta decisamente maggiore del mercato italiano rispetto a quello londinese. A parte una flessione del comparto azionario, che accusa un calo del 35% nel valore degli scambi rispetto a un anno prima (-44% a Londra) ma una crescita del 3% dei volumi, gli altri business hanno messo a segno una crescita a doppia cifra. Su Idem, la piattaforma dei derivati italiana, gli scambi sono aumentati del 17%, mentre sono rimasti stabili sulla britannica Edx. Ottima la performance del Mot, che ha messo a segno un +36% per numero di contratti con un controvalore in crescita del 56%, mentre il gemello Mts ha registrato numeri in calo. Naturalmente i valori assoluti del business sono molto maggiori a Londra che a Milano, ma rimane il segnale positivo della piazza italiana rispetto a quella britannica. Molto bene anche il post-trading, portato in dote da Borsa Italiana, con la Cassa di Compensazione e Garanzia che ha visto aumentare il numero dei contratti del 9% e Monte Titoli che è cresciuto del 26%. Sebbene con volumi piuttosto ridotti, è molto buona anche la raccolta di Borsa, con un balzo del 223% rispetto ai primi cinque mesi dell’esercizio precedente: da 3,5 a 11,5 miliardi, grazie soprattutto al mercato secondario. Un risultato che, sebbene non paragonabile ai 31 miliardi di Londra (erano 38 miliardi l’anno precedente), riporta in positivo (+2%) la raccolta del gruppo nei cinque mesi. Ancora, i terminali in Gran Bretagna sono scesi dai 104 mila di marzo a 94 mila in agosto, mentre in Italia nello stesso periodo sono passati da 142 mila a 145 mila. Inoltre, in agosto Lse è sceso sotto la soglia del 60% degli scambi sul Ftse 100, a tutto vantaggio delle piattaforme alternative. Tale concorrenza è avvertita comunque da tutte le borse tradizionali, da Deutsche Boerse a Nyse-Euronext. Per contrastare questa tendenza e rendere più competitivi i prezzi, il nuovo ceo Xavier Rolet ha messo in piedi un piano di riduzione dei costi, che ha già portato, tra le altre cose, a un taglio del personale del 12%. In tutto 113 persone in meno, 60 delle quali (su base volontaria) a Milano. Grazie a questo alleggerimento, a partire dalla seconda metà di quest’anno fiscale, Rolet conta di risparmiare 11 milioni. Infine, ieri il ceo ha assicurato che la crescita del gruppo avverrà per via organica e partnership piuttosto che tramite merger&acquisition.