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 2009  settembre 24 Giovedì calendario

LE DIFFICOLT

1 Si possono dividere le 20 ore fra più datori?
Vincoli di orario e reddito
La sanatoria richiede che il datore di lavoro stipuli con il lavoratore un contratto per un orario settimanale minimo di 20 ore. Non è consentito arrivare a totalizzare le 20 ore con più datori di lavoro. Questa condizione, insieme con il requisito del reddito minimo, si sta rivelando molto penalizzante. Per le colfè infatti frequente il lavoro presso più famiglie, da ciascuna per meno di 20 ore settimanali. Il requisito del reddito, inoltre, impedisce a molti pensionati di regolarizzare l’extracomunitario che li aiuta nelle faccende domestiche
2 Può trovare spazio anche il job sharing?
Suddivisione vietata
Il ministero dell’Interno non ammette, per la sanatoria dedicata agli extracomunitari clandestini, la possibilità del job sharing. Questo veto sta creando problemi, per esempio, in Friuli Venezia Giulia, dove le badanti provenienti dalla Croazia si alternano in due per garantire l’assistenza agli anziani.In pratica ciascun lavoratore è in Italia per 15 giorni. La possibilità del job sharing è invece ammessa dall’Inps,nella sanatoria dedicata ai lavoratori italiani, comunitari ed extracomunitari regolari
3 Come denunciare la persona alloggiata?
Affitti «scoperti»
Non sono satti ancora risoltii dubbi sulla comunicazione all’autorità di Pubblica sicurezza da parte di chi offre ospitalità ”a pagamento o in forma gratuita’ agli extracomunitari. In particolare, il termine delle 48 ore appare stringente e, soprattutto, non è chiara la decorrenza: dal momento di presentazione della domanda, dal 30 settembre o dalla firma del contratto di soggiorno?
Inoltre, la sanatoria non sembra offrire copertura a chi, al di là del datore di lavoro, ha affittato l’alloggio all’extracomunitario
4 Se la domanda non passa si rischia l’autodenuncia?
Serve il «buon fine»
Che cosa sarà delle informazioni contenute in quelle domande che saranno rigettate?
Il rifiuto della sanatoriaè collegato a motivi ben circoscritti, per esempio se si scopre che l’immigrato è segnalato negli archivi Ue della pubblica sicurezza o se il lavoratore non si presenta allo Sportello unico.
Tuttavia, il timore è che le informazioni sul rapporto in nero possano essere utilizzate contro il datore di lavoro, visto che la copertura è garantita solo se la domanda va a buon fine
5 Che cosa si intende per errore formale?
Gli errori sanabili
Sono da circoscrive gli errori formali che non compromettono l’acettazione della domanda: per esempio, è considerato errore materiale il codice fiscale mal riportato nell’F24 per il pagamento del forfait di 500 euro. Potrebbe essere scusabile anche una sbadataggine nell’indicare il passaporto del lavoratore. Tuttavia che succede se si fa un errore nell’F24?
Occorre replicarlo nella domanda e appellarsi alla buona fede durante le verifiche allo Sportello unico?