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 2009  settembre 24 Giovedì calendario

IL CATERING EXPO VALE 50 MILIONI

Cinquanta milioni di euro: a tanto potrebbe ammontare il giro d’affari per la fornitura di catering durante gli eventi previsti per l’Expo 2015. Una torta che si potrebbero dividere cinque, massimo sei aziende: quelle, cioè, strutturate per gestire la fornitura di pasti a un numero molto elevato di pubblico che si stima intorno ai quattro milioni di persone. Il tutto dando lavoro a circa 20mila addetti.
Una grande opportunità per il settore della ristorazione collettiva penalizzato, in Italia, da un sistema di appalti che premia solo il prezzo più basso a discapito di qualità e sicurezza e che sconta gravi ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, come spiega Ilario Perotto, presidente di Angem, l’associazione che rappresenta le aziende del comparto.
«I prezzi praticati dai committenti pubblici per la ristorazione – afferma Perotto, presidente Angem – non sono più sostenibili. Il criterio delle gare secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa che dovrebbe premiare il migliore rapporto tra qualità e prezzo serve solo a mascherare il vero meccanismo della gara che è ancora quello del massimo ribasso. Ma per crescere il settore ha bisogno di maggiori tutele soprattutto per le aziende professionali e che rispettano le regole». Anche per questo motivo l’Angem ha avanzato la propria candidatura per partecipare a tre tavoli di lavoro per l’Expo su ricettività e accoglienza, servizio alle imprese, salute e ricerca alimentare. «Per l’Expo abbiamo un progetto – aggiunge Perotto ”:vorremmo contribuirea costituire un movimento interno alle aziende della ristorazione per promuovere la qualità dell’alimentazione». L’Expo potrebbe essere il trampolino di lancio anche per l’iniziativa legata alla formazione proposta da Gemeaz Cusin, tra i leader in Italia per i servizi di catering aziendali, scolastici, ospedalieri, sanitari e miliari (solo per citare alcuni comparti) che oggi, in occasione dei festeggiamenti per i suoi primi sessant’anni, accoglie l’invito che il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, tempo fa aveva rivolto alle aziende locali: collaborare alla costituzione dell’Expo.
«Come azienda prettamente lombarda – spiega il presidente e amministratore delegato di Gemeaz Cusin, Fabio Cusin – vorremmo mettere a disposizione il nostro know-how tecnologico e l’esperienza maturata in sessant’anni di attività nel promuovere e assicurare un’alimentazione sana e di qualità a beneficio di tutto il sistema Expo 2015, anche attraverso programmi di formazione in collaborazione con "Milano accademia di formazione", rivolti agli operatori dell’accoglienza. Il vero segno distintivo dell’Expo 2015 è la sua dimensione di evento che deve nascere dall’impegno, dalle idee e dai progetti di tutta la collettività. Inoltre, visto che il tema portante sarà l’alimentazione noi, che serviamo 53 milioni di pasti all’anno con un fatturato di 320 milioni di euro e 6mila addetti che lavorano nelle 930 cucine che gestiamo, non possiamo non collaborare».