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 2009  settembre 24 Giovedì calendario

Ecco i creditori italiani di Lehman - Sono stati 16mila i creditori che hanno presentato in tribunale richiesta di rimborso nei confronti di Lehman Brothers trascinata nel baratro da Dick Fuld

Ecco i creditori italiani di Lehman - Sono stati 16mila i creditori che hanno presentato in tribunale richiesta di rimborso nei confronti di Lehman Brothers trascinata nel baratro da Dick Fuld. Fra loro non mancano banche e aziende italiane, anche se non sono fra i maggiori creditori. Il tutto per oltre mille miliardi. La lista è ancora incompleta perché per i debiti legati ai bond Lehman la scadenza di presentazione è il 2 novembre prossimo. Nella lista sono molte le richieste doppie perché presentate nei confronti di più divisioni della stessa Lehman, e in alcuni casi i crediti sono stati già ceduti a terzi. La lista si apre con 48,8 milioni di dollari vantati dal Wilmington Trust, fiduciaria di alcune emissioni Lehman, ma ci sono anche crediti per 4,3 miliardi di dollari presentati dalla londinese Heron Quays per l’affitto del quartier generale della banca a Canary Wharf. Ci sono anche 1 miliardo di dollari vantato da Morgan Stanley e 895milioni di BNP Paribas. Da un primo esame, fra i gruppi italiani il maggior creditore risulta la Cassa Depositi e Prestiti con 133,4 milioni di dollari. Intesa Sanpaolo è presente nella lista con cinque crediti per un totale superiore a 120 milioni di dollari. In lista ci sono anche quattro crediti vantati da Banca Imi per oltre 132,5 milioni di dollari. Monte dei Paschi, invece, vanta otto crediti relativi a tre distinti importi che si ripetono ciascuno due volte per un totale di circa 78 milioni di dollari. Ma la cifra effettiva potrebbero risultare inferiore. Sempre fra le banche, l’Unione di Banche Italiane compare nelle liste con tre importi per un totale di poco inferiore ai 13 milioni di dollari. La Banca Aletti vanta sei crediti per oltre 37 milioni di dollari, mentre per Bpm la cifra totale è 18,5 milioni. La Cassa di Risparmio di Asti, invece, vanta 607mila dollari. In lista ci sono anche Banca Akros, con 1,6 milioni di dollari, la Popolare dell’Emilia con due crediti per poco più di 2 milioni, la Popolare Pugliese con 258mila dollari, e anche la Popolare di Novara per poco più di 10mila in due crediti. A loro si aggiunge, con 1,6 milioni, la Banca Valsabbina. Fra gli enti locali figura la Regione Marche con un credito di 72,4 milioni di dollari, che compare due volte con importi identici. Invece non manca quasi nessuno dei grossi gruppi italiani. Eni compare con due distinti dossier, da 19,5 milioni di dollari ciascuno. Telecom Italia compare con 68,3 milioni di dollari di Telecom Italia Capital e altri due di Telecom Italia Finance per 35,7 milioni di dollari ciascuno. Finmeccanica vanta 4 distinti crediti, per meno di 2 milioni di dollari, Fondiaria, invece, figura con un totale di oltre 30,4 milioni di dollari. Sul fronte assicurativo si segnala Milano Assicurazioni con quattro richieste per oltre 21 milioni di dollari. Le Generali, infine, sono presenti con tre crediti per complessivi 73 milioni di dollari.