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 2009  settembre 24 Giovedì calendario

Berlusconi stregato da Obama "Ha detto quello che volevo dire io" - «Obama ha detto ciò che avrei voluto dire io»

Berlusconi stregato da Obama "Ha detto quello che volevo dire io" - «Obama ha detto ciò che avrei voluto dire io». «La storia insegna che nessuna crisi è insormontabile. Nel secolo scorso la comunità internazionale ha fronteggiato crisi anche più tragiche di quella attuale. Bisogna essere positivi, determinati e soprattutto uniti. Dobbiamo rimboccarci le maniche tutti insieme». Berlusconi convertito al Messia della Casa Bianca si avvia al microfono nella sala dell´assemblea generale dell´Onu due ore abbondanti dopo l´orario previsto, mentre Sarkò e Carlà, mano nella mano, entrano in albergo dopo l´intervento del presidente francese. Questa volta lo scherzo glielo ha fatto il suo amico Gheddafi («non ho avuto modo di sentirlo», lo snobba Berlusconi) che forse per ringraziarlo dell´accoglienza faraonica ricevuta a Roma e al G8 ha allungato il suo intervento incendiario a tal punto da stravolgere il programma, costringendo il Cavaliere a tornarsene in albergo in attesa del suo turno. Fuori tempo massimo per i telegiornali: passi per il Tg3 che tanto si sa, ma il Tg1 e il Tg5 non hanno fatto in tempo a riprendere l´elenco dei successi del G8 dell´Aquila e il ringraziamento a Obama per la leadership nel processo di pace. Già, perché Berlusconi, al suo secondo giorno a New York, ha gettato a mare senza pensarci due volte la dottrina dei tempi in cui a Washington regnava l´amico George, quando le critiche all´Onu e al coordinamento internazionale si sprecavano. Adesso con Obama alla Casa Bianca è tutta una lode italiana al multilateralismo e alla ricerca della cooperazione internazionale. In tarda mattina il presidente del consiglio aveva partecipato all´incontro dei dieci paesi che danno più uomini alle missioni di pace dell´Onu. In effetti proprio ieri l´Italia è stata scavalcata dal Senegal e quindi non avrebbe avuto titolo per partecipare al vertice con Obama, ma evidentemente anche il protocollo dell´Onu non se l´è sentita di lasciare Berlusconi fuori dalla porta. Così il presidente del consiglio ha potuto rendere omaggio alle parole che il presidente americano aveva pronunciato la mattina: «Un discorso non solo di cervello ma anche di cuore». E anche il ministro degli Esteri Frattini ha dedicato lodi entusiastiche al discorso del presidente americano, segno che la politica estera italiana ha decisamente preso un corso diverso dai tempi dell´ormai dimenticato Bush. Addirittura Berlusconi ha aperto il suo intervento dicendo che «Obama ha parlato con il cuore, con grande slancio ideale e ha chiamato tutti noi a una grande responsabilità per il futuro del mondo». Eppure, sull´onda dell´interesse planetario per le sue vicende, Berlusconi non era stato accolto negli States con particolare entusiasmo. Perfino il Wall Street Journal, seppure nell´edizione europea, aveva sottolineato il suo arrivo a New York definendolo «un premier invischiato in un torbido scandalo sessuale, in calo di popolarità e con un´economia indebolita». Parole senza appello, accompagnate a un duro giudizio sulla politica italiana in Afghanistan: «Mentre Londra sembra pronta a raccogliere la sfida - scrive il giornale finanziario - Roma va avanti barcollando». Anche se ieri il ministro Frattini ha escluso l´ipotesi di un disimpegno italiano da Herat e Kabul. «Nessuno si sogna di parlare di exit-strategy - ha detto il ministro degli Esteri - sarebbe assurdo che ne parlassimo noi, infatti non ne parliamo». Quella che si sta valutando, ha precisato, è una «strategia di transizione». In realtà Obama ha chiesto consiglio ai partecipanti al vertice dei paesi che contribuiscono alle missioni Onu e da parte di tutti, a partire dall´Italia, è arrivata la richiesta di accentuare le missioni più sul versante della collaborazione con le popolazioni che su quello militare. Lotta al protezionismo, abolizione dei paradisi fiscali e aiuti solo ai paesi che rispettano la democrazia e i diritti civili sono i temi che Berlusconi porterà da domani al G20 di Pittsburgh che segue l´Assemblea dell´Onu.