Pierluigi Battista, Corriere della Sera 23/09/09 p. 1, 23 settembre 2009
All’Unesco con Hosni sconfitta la realpolitik. "Ha perso l’arroganza di chi ha voluto imporre un candidato dalla biografia impresentabile
All’Unesco con Hosni sconfitta la realpolitik. "Ha perso l’arroganza di chi ha voluto imporre un candidato dalla biografia impresentabile. Ha perso l’acquiescenza dei governi occidentali (compreso quello italiano) convinti, puntando sul nome sbagliato, di aprire una porta di dialogo con il mondo arabo. Ha perso la stessa ragion di Stato israeliana, alla ricerca di un buon rapporto con l’Egitto di Mubarak fino al punto di assecondare la scelta di un uomo che ha ripetutamente tuonato contro l’eccesso di influenza "ebraica" sul sistema mondiale dei media e ha favorito la diffusione nel mondo arabo dei famigerati "Protocolli dei savi anziani di Sion". Ha vinto la ragione sociale dell’Unesco, che non tollera discriminazioni, pratiche censorie e bavagli alla cultura libera".