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 2009  settembre 23 Mercoledì calendario

Agrama Frank

• (Farouk Ajraneh) Arish (Egitto) 1930 (?). Regista. Produttore cinematografico • «[...] Produttore e regista, il nome di Agrama è legato ai B-movie, i film di seconda categoria, realizzati negli anni ’70 anche in Italia. Solo due sue pellicole raggiungono, per così dire, una certa notorietà internazionale: Queen King (un King Kong al femminile) e L’alba della mummia, un film horror. Produce anche un remake del Giro del mondo in ’80 giorni, che nel cast ospita Pierce Brosnan, l’attore che sostituirà Sean Connery in 007. All’attività di produttore Agrama affianca quella di intermediatore tra le majors e clienti come la Fininvest, alla quale vende i film da trasmettere in tv. Per questi affari finisce nel mirino della Procura che lo accusa di appropriazione indebita ed evasione fiscale negli Usa. Solo tra l’88 e il ’99 incassa dalle mediazioni con Fininvest e Mediaset 170 milioni di dollari attraverso le società Melchers e Wiltshire nelle quali, secondo i pm, suo socio occulto era Berlusconi» (“Corriere della Sera” 26/10/2009) • «[...] Per il mondo del cinema di serie Z è stato tra le massime vette, sia come produttore sia come regista, visto che ha firmato capolavori come L’amico del padrino (1972) o Queen Kong (1976), ma anche nel mondo della cronaca giudiziaria non scherza. L’avevamo lasciato al novembre del 2006, quando il procuratore distrettuale di Los Angeles, Jason Gonzales, gli aveva spedito ben 50 agenti della polizia federale nel suo studio di Sunset Boulevard e nella villa di Canyon Back Road. Inoltre, Agrama era stato al centro del più grande sequestro di denaro mai eseguito per un’indagine italiana all’estero, visto che i pm di Milano gli avevano congelato qualcosa come 140 milioni di franchi sul suo conto svizzero intestato a società off shore intestati a due signore di Hong Kong, Paddy YiuMei Chan e Katherine Chun May Hsu. Nell’inchiesta dei giudici, legata a quello che è stato definito più volte come il “socio occulto” di Berlusconi [...] Farouk Ajraneh. Attore protagonista nel 1959 di Malish gherak, poi produttore e regista negli anni ’60 di una serie di film mai arrivati da noi che spaziano in tutto il Medio Oriente. Si va dagli egiziani El ainab el murr, Bazy-e-Eshance e Bazye- Eshgh (firmati Farouk Ajarama), ai libanesi Wady al mot e Al kahirun, al persiano Toufan bar farase Petra (dove compare anche l’italiana Cristina Josani), al turco Eisabet el Nissae. Col nome di Frank Agrama arriva in Europa alla fine degli anni ’60. È una specie di commesso viaggiatore del cinema, compra e vende film in tutto il mondo. Ma lo produce e lo scrive pure. È sceneggiatore dell’ultimo film diretto da Curt Siodmak, Ski Fever (1966), folle co-produzione tedesco-cecoslovacca interpretata dal campione di sci Toni Sailer. Poi lo troviamo in Italia sceneggiatore e produttore dell’horror Ombre roventi di Mario Caiano, dell’incredibile Si può fare molto con sette donne (1971), firmato da Fabio Piccioni e interpretato da Richard Harrison. Fa da supervisore alla regia in I giardini del diavolo di Alfredo Rizzo, bellico col cantante Robertino, produce Maria R. e gli angeli di Trastevere di certa Elfriede Gaeng. Si muove da maestro nelle produzioni di incredible strange movies. Non a caso uno dei suoi co-produttori è il Ray Dennis Streckler di The Incredible Strange Creature Taht Stopped Living and Became Mixed Up Zombies!!. Fa il suo esordio alla regia in Italia nel sottocoppoliano L’amico del padrino (1972), con Richard Harrison e Erika Blanc. Si sposta poi in Inghilterra dove produce e dirige due cult horror demenziali, Queen Kong (1976), dove uno scimmione femmina si innamora di certo Fay Ray, interpretato da Robin Askwith, e Dawn of theMummy, coproduzione anglo-italo-egiziana dove un gruppo di belle modelle sveglia una mummia dal suo sonno eterno. Negli anni ’80, però, in Inghilterra, Agrama produce anche film di buoni registi, come Buzz Kulick e Peter Sasdy, per poi stabilirsi a Los Angeles, dove fonderà la sua società, la The Harmony Gold Company, che produrrà film dal vero, ma anche di animazione (la serie Robotech). Ovviamente, per tutti questi anni, Agrama continuerà a fare compravendita di diritti di film. Compra, rivende. Qualcuno, ovviamente guadagna. E molto» (Marco Giusti, “il manifesto” 23/9/2009).