23 settembre 2009
Mariusz Szydlowski, polacco di 37 anni, e Cosmin Sava, rumeno di 23. Omosessuali, il primo lavorava in un’azienda di derattizzazioni, l’altro faceva il pizzaiolo, e insieme vivevano a Roma in un appartamento sulla Tiburtina
Mariusz Szydlowski, polacco di 37 anni, e Cosmin Sava, rumeno di 23. Omosessuali, il primo lavorava in un’azienda di derattizzazioni, l’altro faceva il pizzaiolo, e insieme vivevano a Roma in un appartamento sulla Tiburtina. L’altra sera, indosso solo le mutande, in bocca una sigaretta accesa, lo Szydlowski guardava la tv sdraiato sul lettone quando il Sava, che s’era convinto che l’amico lo tradisse, tirò fuori una pistola rubata il giorno prima a una guardia giurata, gli sparò alla tempia, e subito dopo, adagiato accanto alla salma, si puntò l’arma in bocca e fece fuoco. Serata di lunedì 21 settembre in un appartamento al quinto piano di via Augusto Mammuccari 25, strada laterale della Tiburtina, a Roma.