Andrea Laffranchi, Corriere della Sera, 22/09/09, 22 settembre 2009
«Mi piace provocare cortocircuiti in tv» - Pier Silvio Berlusconi sponsor di una trasmissione di un’altra rete
«Mi piace provocare cortocircuiti in tv» - Pier Silvio Berlusconi sponsor di una trasmissione di un’altra rete. Il vicepresidente Mediaset è nei promo di «Victor Victoria», il talk show di Victoria Cabello che torna da questa sera su La7. A febbraio era stato l’allora presidente Rai Claudio Petruccioli a lanciare la trasmissione di Vicky. Che questa volta ha convinto Pier Silvio a stare al gioco. «L’anno prossimo spero di avere qualcuno di La7», sorride la conduttrice. «Solo in questa azienda – aggiunge – sono così matti da mandare in onda i vertici della concorrenza. Per questo mi ci trovo bene».

 Nel promo, andato in onda ieri sera per la prima volta (oggi ancora alle 21.40 circa e poi durante il programma), si vede Berlusconi jr intervistato da una voce fuori campo che lo invita a «Victor Victoria». Riassunto della risposta: «Verrei anche, ma non mi hanno invitato. Certo, parliamo anche della concorrenza... Però è simpatica e carina... Vabbé potrei anche venire. Ci devo pensare».

 Ci spera, Cabello? «La proposta ufficiale la lancio con questa intervista. Non ho mai visto Pier Silvio ospite in un programma e quindi sarebbe un bel colpo. In più lui è simpatico, non mi sarei mai aspettata così tanto sense of humour, ed è anche un figo». Cosa gli chiederebbe? «Ho in casa il numero della rivista Men’s Health con le sue foto in palestra e vorrei vedere o almeno toccare, anche da sopra la camicia, i suoi addominali. Sono amica della sua compagna Silvia Toffanin e so che lei non si offenderebbe».

 La ex veejay di Mtv non vuole che la provocazione sia letta come una polemica sul duopolio, sulla tv unica, Skraiset l’aveva ribattezzata Fiorello. «Vivo tutto come un gioco – sdrammatizza ”. Mi piace l’idea di proporre un linguaggio nuovo e di provocare dei cortocircuiti mediatici ».

 Addominali di Pier Silvio o no, l’ironia, le battute, le domande spiazzanti rimarranno il punto forte delle interviste dello show (nella prima puntata Debora Serracchiani e Giorgio Faletti). Confermati Geppi Cucciari con i suoi sondaggi strampalati («Ma sono veri », giura Vicky) e il «signore degli aneddoti» Ildo Damiano, fra le novità ci sarà l’arrivo di Lillo e Greg: «Hanno una comicità surreale, scorretta, nonsense. Sono i numeri uno», li presenta lei.

 Un altro inserimento sarà la rubrica «Gente che non viene», ovvero gli ospiti mancati. «Pier Silvio lo avevamo avvicinato proprio per questo spazio. Ci aspettavamo un ’no’... E abbiamo già Tony Blair che ci dice di parlare con un assistente che manco ci considera, Carolina Crescentini, Roberto Formigoni, Gianni Alemanno, Pierluigi Bersani, Enrico Letta e Giovanni Allevi». 

Nella stagione scorsa, quella che ha segnato l’arrivo a La7 al posto di Piero Chiambretti («Resta un mito, abbiamo la stessa altezza e gli stessi pettorali. Vorrei avere il suo cervello»), il tormentone era la caccia a Silvio Berlusconi. Il figlio, giura, non è un ripiego. «Il premier è sovraesposto e non volevamo ripeterci», risponde. Sul caso dell’estate la butta sul ridere. «Vorrei la D’Addario nel mio staff per avere dei video girati dal suo cellulare – aggiunge ”, mentre Noemi chiede troppi soldi». Poi cambia tono: «Forse le due dovrebbero rispondere a domande vere in altri programmi. Il cazzeggio sul tema s’è già fatto». L’altro gossip di questi mesi è l’amore Clooney- Canalis. Lei con George si era pure sposata (per finta, in uno dei suoi assalti con telecamera): «Se vuole stare con Elisabetta deve chiedermi il divorzio. Comunque, se si trasferiscono a Los Angeles, io mi prendo la villa sul lago di Como».

 Dietro le battute e l’ironia di Vicky c’è voglia di dire anche altro. Di pensare a una tv diversa. Con chi? «Corrado Guzzanti mi manca. Renzo Arbore che mi dà sempre consigli. Milena Gabanelli che stimo molto, la sua tv ha le palle». Si crei un nemico: qual è la tv senza gli attributi? «Qui a La7 ho una libertà pazzesca, ma in genere sono i direttori di rete a mettere limiti – analizza ”. un momento delicato... ci sono nomi che non si vorrebbe sentire. Oltre a Guzzanti e Gabanelli mi vengono in mente Travaglio e Santoro. inconcepibile, sono persone di talento. Se non ti piacciono sei libero di cambiare canale».