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 2008  ottobre 27 Lunedì calendario

ROMA - Decollerà il primo dicembre la Nuova Alitalia. Lo scrive La Tribune sul suo sito Internet. Secondo il quotidiano francese sarebbe stato Jean-Ciryl Spinetta, presidente di Air France, a tirare fuori la data di nascita della nuova compagnia

ROMA - Decollerà il primo dicembre la Nuova Alitalia. Lo scrive La Tribune sul suo sito Internet. Secondo il quotidiano francese sarebbe stato Jean-Ciryl Spinetta, presidente di Air France, a tirare fuori la data di nascita della nuova compagnia. Lo avrebbe fatto nel corso degli incontri avuti con sindacati e analisti durante il fine settimana. Ma un portavoce di Air France ha smentito che il presidente abbia indicato una data per il decollo della compagnia, che nascerà dalla fusione tra Alitalia e Air One. La Tribune scrive anche che la scelta del partner straniero (Air France o Lufthansa), avverrà il 12 novembre. E sempre secondo il quotidiano, Spinetta sarebbe convinto che sarà Air France la prescelta, perché «meglio piazzata» rispetto a Lufthansa. Pensiero, anche questo, smentito dal portavoce della compagnia francese. Oggi si apre comunque una settimana decisiva per le sorti di Alitalia. L´amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli, incontrerà i sindacati alle 18. Obiettivo è arrivare all´ok delle sigle di categoria sui contratti del personale, accordo senza il quale Sabelli non è disposto ad andare avanti. Secondo alcune sigle i contratti che la Cai avrebbe presentato negli ultimi giorni non corrispondono esattamente a quelli su cui si era trovato l´accordo a Palazzo Chigi. Un problema non da poco, visto che martedì a Milano, si riuniranno in assemblea gli azionisti di Cai per dare il via libera all´aumento di capitale, trasformare la società in Spa e nominare gli amministratori, che entro ottobre dovranno presentare l´offerta al commissario straordinario Fantozzi. E non è finita. C´è da decidere chi sarà il partner straniero e dunque quale sarà l´hub: Fiumicino se sarà le nozze si faranno con Air France o Malpensa se sarà Lufthansa la prescelta. E a difendere lo scalo lombardo ieri sono scesi in campo Giuseppe Bonomi, presidente di Sea-Aeroporti, il presidente della provincia Penati e l´assessore regionale alle Infrastrutture Cattaneo. Tutti hanno al governo di liberalizzare i diritti del traffico aereo, senza i quali il destino di Malpensa sarebbe segnato. «Se come ci è stato detto, negli ultimi dodici mesi - ha dichiarato Bonomi - la trattativa per la vendita di Alitalia fosse in conflitto con la richiesta di liberalizzare i diritti di traffico, occorre che il Paese si interroghi e quindi la politica decida qual è l´interesse prevalente del Paese, se la vendita dell´Alitalia o il futuro del trasporto aereo». (b.ar.)