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 2008  maggio 09 Venerdì calendario

DAL NOSTRO INVIATO

BRUXELLES – L’Europarlamento, attribuendo allo sport una parte fondamentale nell’identità, nella cultura e nell’economia dell’Ue, ha indicato alla Commissione europea e ai governi le linee guida per svilupparlo e per difenderlo dalle minacce in grado di colpirne la credibilità. Tra i principali pericoli gli eurodeputati indicano il doping, le pressioni commerciali, la violenza, il razzismo, lo sfruttamento dei calciatori e degli sportivi minorenni, le partite truccate, la corruzione, le frodi nelle scommesse, il riciclaggio di denaro sporco. In primo piano spicca il calcio, che viene di fatto considerato il traino dell’intero settore e pertanto richiesto di attuare i principali correttivi: volti anche a limitare lo strapotere delle squadre più ricche ricorrendo alla vendita collettiva dei diritti televisivi ed eliminando i regimi fiscali nazionali a favore degli sportivi (che rendono più facile l’ingaggio di campioni stranieri per esempio in Spagna).
L’Europarlamento ha approvato il rapporto con 518 voti favorevoli, 49 contrari e 9 astenuti accogliendo e integrando le proposte del «Libro bianco sullo sport» della Commissione europea, che ora ha il compito di promuovere le nuove norme comunitarie. Si parte dal presupposto che circa 300 milioni di cittadini dei 27 Paesi membri dell’Ue partecipano ad attività sportive, in modo autonomo o inquadrato in una delle 700 mila società sportive esistenti. Nel 2004 lo sport ha prodotto valore aggiunto per 407 miliardi di euro, pari al 3,7% del prodotto interno lordo dell’Ue, dando lavoro a 15 milioni di persone. Gli eurodeputati propongono di finanziare l’ulteriore diffusione dello sport con il Fondo europeo di sviluppo regionale. Lasciano spazio all’autoregolamentazione delle organizzazioni sportive, ma le invitano a rispettare la normativa Ue. A questo proposito il rapporto boccia la proposta della Fifa di Sepp Blatter, che limita a cinque i calciatori stranieri nelle squadre europee. La direttiva Ue sulla libera circolazione dei lavoratori consente di schierare fino a 11 comunitari su 11 senza restrizioni di nazionalità. La Fifa viene esortata a sostenere l’Ue e l’Uefa nel favorire i giovani calciatori dei vivai locali.
Gli eurodeputati chiedono norme comuni nei Paesi membri per assimilare le sostanze dopanti al «traffico delle droghe». Criticano i «programmi sovraccarichi», che mettono gli atleti «sotto pressione ». La vendita collettiva dei diritti tv viene considerata fondamentale per promuovere «equità» e una «situazione paritaria» tra i concorrenti europei negli sport. Un allarme viene lanciato sulle scommesse sportive perché «si sono sviluppate in modo incontrollato » e perché i recenti scandali esplosi nell’Ue possono compromettere «l’integrità dello sport». L’Europarlamento difende la presenza dello Stato nelle lotterie e nei concorsi legati allo sport quando parte dei fondi raccolti serve a finanziare le attività sportive. Chiede poi di regolamentare l’attività degli agenti e dei procuratori per evitare il ripetersi di clamorosi scandali di corruzione, riciclaggio di denaro sporco e sfruttamento di minorenni.
Ivo Caizzi