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 2008  maggio 08 Giovedì calendario

"Abusi su mia figlia per non stuprare altre donne". la Repubblica, giovedì 8 maggio 2008 SANKT POELTEN - Josef Fritzl ha sequestrato e violentato sua figlia Elisabeth per 24 anni, rinchiudendola in un bunker sotto terra e costringendola a partorire sette volte, «per evitare di fare del male ad altre donne»

"Abusi su mia figlia per non stuprare altre donne". la Repubblica, giovedì 8 maggio 2008 SANKT POELTEN - Josef Fritzl ha sequestrato e violentato sua figlia Elisabeth per 24 anni, rinchiudendola in un bunker sotto terra e costringendola a partorire sette volte, «per evitare di fare del male ad altre donne». L´elettrotecnico di Amstetten, 73 anni, lo ha confessato ieri durante il primo interrogatorio nel carcere di Sankt Poelten. Per quasi due ore ha risposto alle domande del procuratore Christiane Burkheiser. Fritzl ha spiegato che non voleva «correre altri rischi» dopo gli stupri contro due sconosciute e la condanna subìta nel 1967. Nel 1984 ha così trasformato la figlia di 18 anni in una schiava «per non finire un´altra volta in carcere». Ora dice di essere pronto a collaborare e a difendersi da ogni accusa. E attacca. «Non sono un mostro - ha detto al suo avvocato, Rudolf Mayer - . Se avessi voluto avrei potuto uccidere tutti. Non sarebbe rimasta traccia. Nessuno se ne sarebbe accorto. Mia figlia Kerstin mi deve la vita». Il suo ricovero, il 19 aprile, ha portato alla scoperta dell´orrore. Una versione contestata da Elisabeth, che oggi ha 42 anni. Agli psicologi ha confermato che Josef accettò di portarla in ospedale «solo perché era convinto che Kerstin stesse morendo e non voleva essere accusato di omicidio». L´Austria, sotto choc per l´abisso di crudeltà raggiunto dall´uomo, è impressionata dalla figura straordinaria di questa donna. Il suo calvario, quello dei tre figli sepolti vivi in cantina, è finito grazie al suo coraggio. Aveva capito che Kerstin, 19 anni, avrebbe fatto la sua stessa fine: stuprata dal padre-nonno, stufo di un´Elisabeth precocemente invecchiata. Di qui la supplica affinché Kerstin fosse curata in superficie. «Non potevo abbandonarla nelle sue mani - ripete ora - come hanno fatto con me da quando avevo 11 anni». Il procuratore ieri ha chiesto a Fritzl di chiarire dettagli agghiaccianti «sulla sua vita privata e professionale». Possiede un misterioso tesoro, tra i 5 e i 7 milioni di euro. Case, negozi e ristoranti dati in affitto. Non si capisce come un elettrotecnico in pensione, a lungo disoccupato, sia riuscito ad accumulare una simile fortuna. Proprio il denaro lo avrebbe indotto ad una sfrenata vita da maniaco. Dalle indagini emerge che frequentava abitualmente bordelli a Linz, Kematen, Sankt Poelten e Vienna. Spendeva mille euro a notte, si imbottiva di pillole e pretendeva prestazioni estreme. Le prostitute fuggivano. In due occasioni costrinse anche la moglie Rosemarie ad accompagnarlo in un night club. «La trattava come una cagna - conferma il proprietario del «Caribik» di Seisenegg-. Doveva guardare, in silenzio e in un angolo, mentre lui se la spassava con una ragazza». Se i periti psichiatrici stabiliranno che è malato, Fritzl finirà in un ospedale. Altrimenti non rischia più di 15 anni di carcere. L´Austria si ribella. Molti chiedono castrazione chimica e pena di morte. Il governo, per la prima volta, ammette «leggerezze e ingenuità». Il parlamento ieri ha varato un giro di vite senza precedenti: condanne record, controlli asfissianti, nuove regole per le adozioni. Troppo tardi. Il Paese scopre però anche la forza della sua nuova Sissi. Medici e psicologi studiano «un caso di resistenza umana che segnerà la storia della scienza». Elisabeth è sopravvissuta un quarto di secolo «solo per salvare i figli». Berthold Kepplinger, direttore della clinica di Mauer, conferma. «I bambini - dice - sono stati il fattore essenziale. Altrimenti si sarebbe uccisa». Nella cantina aveva allestito anche una scuola. Quando Josef era assente, insegnava ai figli prigionieri a leggere, scrivere e contare. Ha letto per loro decine di libri. « commovente - dice la psicologa Brigitte Lueger - . Dal primo istante ha vissuto sotto terra preparando la libertà e insegnandola ai bambini». Ora è preoccupata solo per Kerstin. Le è stato vietato di visitarla. Per entrambe sarebbe «un´emozione ancora insopportabile». Giampaolo Visetti