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 2008  maggio 07 Mercoledì calendario

Hurley: "Metto su Internet la memoria del mondo". La Repubblica 7 maggio 2008 Chad Hurley ha 31 anni, i capelli lunghi, un´aria sufficientemente sbarazzina ed è miliardario

Hurley: "Metto su Internet la memoria del mondo". La Repubblica 7 maggio 2008 Chad Hurley ha 31 anni, i capelli lunghi, un´aria sufficientemente sbarazzina ed è miliardario. Lo è diventato inventando un fenomeno da 100 milioni di video caricati, 20 milioni di visitatori al mese, 65 mila filmati aggiunti ogni 24 ore. Hurley è a capo di YouTube, società che ha creato e venduto a Google, guadagnando nei primi venti mesi di attività 1,65 miliardi di dollari. «Una storia che s´incrocia con le vicende delle grandi majors di Hollywood e della musica, molto disturbate dalla carica degli "uploaders", quelli che gratuitamente inviano, visionano, scambiano video nel web. Una storia che ogni giorno si combatte anche nelle aule dei tribunali Usa, nel corso di processi per infrazione alle norme sul diritto d´autore. Una storia che si sta rivelando uno dei fenomeni d´affari più interessanti di questo inizio millennio», scrive Glauco Benigni, autore del libro intitolato Come sopravvivere a YouTube - Guida al sito più visto del mondo, che verrà presentato domani alla Fiera del Libro di Torino. Il libro è il primo tentativo in Italia di analizzare un fenomeno per molti versi straordinario, quello di un sito che prova, in maniera completamente innovativa, a prendere il posto della televisione. «No, non vogliamo prendere il posto della tv», dice Chad Hurley, «Il nostro interesse, e quello di Google, è di rendere YouTube disponibile per il maggior numero di media possibili. Ora siamo negli iPod, nei cellulari Nokia, Lg, Motorola, nella Apple Tv, e ovviamente in Internet. Ma non ci poniamo limiti. Pensiamo che il fatto di poter essere visti ovunque, in qualsiasi momento, per due o tre minuti, sia la chiave determinante per il nostro successo futuro. Non siamo contro la tv, siamo integrati con la televisione, siamo complementari. Il nostro lavoro è quello di distribuire contenuti brevi che danno la possibilità a chi li vede di interagire con il video per qualche minuto, senza doversi sedere in poltrona e stare fermo per mezzora o un´ora, condividendo la loro esperienza con altri. Il modo in cui i nostri utenti usano il video è simile al modo in cui si usava la fotografia qualche anno fa. cambiato il mezzo, adesso c´è Internet, ma l´idea di base è la stessa, condividere con gli altri un´esperienza positiva, un immagine, un ricordo, un´idea. Se a questo si aggiungono pezzi di film, videoclip, spezzoni di programmi televisivi, la memoria collettiva diventa ancora più grande e più condivisa» Il libro di Benigni scandaglia il fenomeno YouTube da ogni possibile punto di vista: ripercorrendo tutte le tappe della storia dell´azienda californiana, soprattutto le ultime, quelle che hanno visto il sito diventare protagonista della campagna elettorale americana, ma al tempo stesso essere la piattaforma di lancio di dischi e film nuovi, e il sito principale della generazione "Y", che cerca visibilità in ogni modo. Anche nei peggiori: trasformando in spettacolo bravate e atti vandalici. Una rivoluzione che non si fermerà, che continuerà a cambiare il nostro modo di vivere con le immagini, con la tv, con Internet: «In futuro forse dovremo abituarci a veder filmare ogni cosa dai nostri figli», scrive Benigni, «e comunque dovremo abituarci al fatto che, in una stagione della propria vita, filmare e caricare su YouTube (e siti simili) costituirà un segmento comune dell´alfabetizzazione di massa». ERNESTO ASSANTE