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 2008  maggio 07 Mercoledì calendario

Discariche esaurite e impianti vecchi e l´emergenza assedia anche Roma La Repubblica 7 maggio 2008 ROMA - Vicini al tracollo: presto nel Lazio potrebbe essere emergenza rifiuti come in Campania

Discariche esaurite e impianti vecchi e l´emergenza assedia anche Roma La Repubblica 7 maggio 2008 ROMA - Vicini al tracollo: presto nel Lazio potrebbe essere emergenza rifiuti come in Campania. La parte da leone la fa la discarica di Malagrotta che è ormai arrivata al massimo dello stoccaggio e se non verrà ampliata potrà durare ancora qualche mese. E poi c´è la raccolta differenziata che nel Lazio è ferma al 12 per cento mentre c´è l´obiettivo ambizioso nella Finanziaria regionale del 2007 di arrivare al 50 per cento nel 2010. Per non parlare degli inceneritori: quelli in funzione sono a San Vittore e a Colleferro ma sono ormai desueti e sono spesso fermi per lavori di manutenzione. Quando si parla di emergenza si parla di cifre chiare e tonde: con tre milioni e 373 mila tonnellate di rifiuti ogni anno prodotti dalla Regione e una crescita dei rifiuti che a Roma è del 3-4 per cento l´anno (mentre la media italiana e dell´1,8-2 per cento) anche la maggioranza regionale sa che non c´è tempo da perdere. Per ora si punta ancora sui termovalorizzatori di San Vittore e Colleferro: il primo quando verrà completata la seconda linea autorizzata nel luglio 2007 potrà raggiungere uno smaltimento di circa 18 mila tonnellate di cdr, il combustibile derivato dai rifiuti. Il secondo avrà due linee con uno smaltimento stimato in 18 mila tonnellate ma che alla luce delle condizioni tecniche non potranno smaltire più di 120-140 mila tonnellate. L´unico impianto, nuovissimo, è il gassificatore di Malagrotta che è ancora in fase di collaudo. Si tratta di un impianto dagli standard elevati: due linee più una di riserva che consentono di non fermarsi durante la manutenzione garantendo a regime "l´assorbimento" totale di 18 mila tonnellate. Per ora quindi si lavora ad un nuovo progetto, realizzare cioè un gassificatore di ultima generazione ad Albano e gli impianti previsti a Latina e a Bracciano come chiede il Pd in un documento ad hoc. Ma non basta, occorrono maggiori incentivi per la raccolta differenziata e per il trattamento dei rifiuti come ha spesso sottolineato la sinistra radicale. Ma ad Albano è già guerra aperta contro il termovalorizzatore: una serie di proteste e di sit-in contro l´autorizzazione dell´impianto si sono susseguiti negli ultimi sei mesi. Per la municipalizzata Ama l´impianto di Albano è l´unica soluzione altrimenti con la discarica di Malagrotta ormai satura l´alternativa e che anche dal Lazio comincino a partire verso Francia e Germania i «treni dell´immondizia». Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha ratificato la conformità del nuovo gassificatore ma l´iter di approvazione è lungo. E dice che «la realizzazione dell´impianto di Albano non è dietro l´angolo» Una situazione sulla quale ci vuole veder chiaro la Commissione Ue che, dopo la Campania, è alla vigilia di una nuova procedura d´infrazione per il Lazio. Già nel 2004 i commissari Ue avevano aperto un provvedimento di infrazione nei confronti della giunta Storace per non aver inviato a Bruxelles il Piano di gestione dei rifiuti. Ora la patata bollente è nelle mani del presidente Marrazzo: «Noi non riceveremo sanzioni, perché applicheremo il piano che prevede la localizzazione degli impianti per l´umido, fondamentali per la raccolta differenziata, per il combustibile da rifiuti, per la chiusura del ciclo e per le discariche di servizio, importanti per evitare eventuali emergenze. Ricordo che quando sono stato eletto presidente, nel 2005, nel Lazio c´erano soltanto due impianti con tre linee di smaltimento. Già oggi si stanno realizzando altre 4 linee, e se sarà necessario, rispetto ai livelli di raccolta differenziata, potrebbe essere previsto un quarto impianto». E Marrazzo parla anche della differenziata che lui vorrebbe fosse fatta «al più presto anche negli uffici regionali, nelle scuole, negli aeroporti». Ma lo spettro della Campania è troppo vicino per rasserenare gli animi. Gli impianti laziali, compreso Malagrotta, garantiscono uno smaltimento di 482 mila tonnellate di combustibile da rifiuti. Restano fuori circa 400 mila tonnellate, tenendo sempre la media del 40 per cento di differenziata che, per ora, non è stata raggiunta. Intanto i rifiuti finiscono ancora nelle 10 discariche laziali grazie alla legge Finanziaria che ne proroga l´utilizzo fino al 31 dicembre 2008. ANNA MARIA LIGUORI