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 2008  maggio 06 Martedì calendario

Dal Lego al Risiko i giochi da tavolo traslocano in Rete. La Repubblica 6 maggio 2008 Addio al tavolo di casa sepolto dalle cinquecento o mille tessere del puzzle, a cascata poi sul tappeto e sul pavimento, ma soprattutto sotto la libreria

Dal Lego al Risiko i giochi da tavolo traslocano in Rete. La Repubblica 6 maggio 2008 Addio al tavolo di casa sepolto dalle cinquecento o mille tessere del puzzle, a cascata poi sul tappeto e sul pavimento, ma soprattutto sotto la libreria. Per festeggiare i suoi 125 gloriosi e un po´ datati anni di attività, la mitica Ravensburger ha deciso che le scatole tradizionali non bastano più, e che il futuro dell´incastro sarà manco a dirlo virtuale. Il paesaggio tirolese con campanile e il gattino bianco traslocano su Internet: i pezzettini indistinguibili l´uno dall´altro verranno trascinati non più da dita maldestre o intuitive, bensì dal mouse. Perché, pare, i bambini si sono proprio stufati del vecchio puzzle, e potranno sopportarlo solo se lusingati dalla luminescenza di un computer.  solo l´ultima riga di una storia che forse è un destino: i giochi da tavolo sono ormai giochi da video, brillanti di pixel e senza più corpo (per l´anima, si vedrà). Monopoli, Risiko, Kluedo, Trivial Pursuit e Scarabeo, per citare solo i più famosi, hanno già subìto l´inevitabile mutazione online. La solitudine dei giocatori ha inciso non poco in questo processo che si sta svolgendo soprattutto tra le pareti degli uffici: perché si gioca più che altro nelle ore di lavoro, sui monitor aziendali e contro avversari invisibili ma presenti. E in quel clic che sta diventando un surrogato esistenziale, ormai c´è dentro tutto, gioco dell´oca compreso. La svolta l´ha avviata la Hasbro, colosso mondiale che detiene i diritti di alcuni tra i più importanti titoli, tipo Monopoli e Trivial. In collaborazione con Electronics Art (videogiochi) sta lanciando una linea dei suoi classici più amati, riadattati però per il computer: entro l´estate sarà possibile tirare i dadi virtuali anche sul telefonino, collegati in rete con gli altri giocatori; e a Natale, il tavolo da gioco non più di panno verde ma al plasma sbarcherà sulle principali consolle, dalla PlayStation al Nintendo Ds. Ma ancora non basta: Hasbro e Universal Pictures produrranno quattro film basati sui giochi in scatola: il primo si chiamerà Monopoly. Lo schermo ha risucchiato tutto, dagli scacchi alla battaglia navale, dal sudoku al calciobalilla. Quello che aveva un corpo e si poteva toccare, ora si clicca: un dado, una carta, una manopola. «Ma i giochi da tavolo si vendono ancora tantissimo» spiega Maurizio Almondo del "Centro Gioco Educativo" di Torino. «Chi preferisce Internet non ha voglia di impegnarsi, è pigro e non tenta di imparare cose nuove. Peggio per lui: oggi esistono più di trecento titoli, e non solo quelli che si trovano al supermercato». Siccome Internet è il più comodo market del mondo, i giocatori della domenica si sono trasferiti lì. E trovano tutto. Trovano per esempio il "Monopoly World Edition", con i nomi delle città del mondo anziché gli storici quartieri della memoria (ma vuoi mettere il segnalino col fiasco...), oppure il Lego. Come le tessere preistoriche del puzzle, anche i mattoncini hanno attraversato una crisi che sembrava senza ritorno. Finché qualche manager ha deciso che la salvezza non poteva che chiamarsi Internet. Risultato: si gioca online col trenino del Lego, gratis. Si affrontano i pericoli della jungla e le invasioni degli alieni. Ci sono il castello medievale/virtuale, l´omino spaziale e il passaggio a livello: finte mani toccano finti mattoni nel vuoto di una stanza. Quello, invece è vero. MAURIZIO CROSETTI