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 2008  maggio 06 Martedì calendario

Crollano i consumi delle famiglie. La Repubblica 6 maggio 2008 ROMA - Cadono i consumi, il prezzo del petrolio segna un altro record e le compagnie danno un nuovo ritocco all´insù al prezzo della benzina

Crollano i consumi delle famiglie. La Repubblica 6 maggio 2008 ROMA - Cadono i consumi, il prezzo del petrolio segna un altro record e le compagnie danno un nuovo ritocco all´insù al prezzo della benzina. Non sono buone le previsioni di chi vive vendendo: gli italiani tagliano le spese e la crisi della domanda interna - avverte Confcommercio - «è profonda e strutturale». Da tre anni a questa parte le cifre rotolano verso il basso e gli ultimi dati sugli acquisti sono i peggiori dal 2005. A marzo di quest´anno, rispetto allo stesso mese di un anno fa, vi è stata una caduta dei consumi (misurata in quantità) dell´1,7 per cento e considerando l´insieme del primo trimestre si resta inchiodati ad un meno 0,7 per cento (contro il più 0,3 dello stesso periodo 2007). Più che di caduta, per alcuni settori è giusto parlare di «dèbacle»: la vendita di auto e moto in solo anno è diminuita in quantità del 14,8 per cento; gli alimentari - sempre in quantità - segnano un meno 1,1 per cento, anche se poi, visto il lievitare dei prezzi, in termini di valore sono aumentati del 4,1 per cento. Si riduce all´osso l´acquisto delle cose non essenziali: i beni e i servizi per la casa, per esempio, diminuiti dello 0,7 per cento; le spese per attività ricreative come il cinema o gli spettacoli scivolate a meno 3,8 per cento. Non si cede invece sulla cura della persona (più 3,3 per cento) e sulle spese in comunicazione, che sfiorano una crescita del 10 per cento. In lieve ripresa anche l´abbigliamento e le calzature (più 0,3 per cento). Greggio e carburante, di sicuro, hanno fatto la loro parte: al di là dei venti di recessione è chiaro che la continua ondata di rincari - oltre che direttamente sulle spese per trasporti - ha influito su ogni voce di spesa. E non è finita: solo ieri il greggio ha segnato il suo ennesimo record raggiungendo, a New York, il prezzo di 120,36 dollari al barile. Già in mattinata, in Italia, le compagnie avevano riversato una nuova ondata di rincari sulla rete dei carburanti: Shell e Tamoil sono in testa sia per la verde - venduta a 1,459 euro al litro (la meno caro è la Esso a 1,440) - che per il gasolio il cui prezzo ha raggiunto quota 1,438 (contro l´1,429 di Total e Esso). Consumatori da una parte, commercianti dall´altra chiedono interventi immediati. Secondo i conti dell´Adoc l´ondata di rincari alla fine dell´anno peserà sulle famiglie italiane per 1.200 euro: forti di tale previsione l´associazione chiede una riduzione immediata dei prezzi del 15-20 per cento allineandosi così alle richieste di Federconsumatori e Codacons. Messaggio che i commercianti non raccolgono: secondo loro la manovra da attuare per uscire dall´impasse è un´altra. «Tre rimangono le priorità che indichiamo - ha detto Carlo Sangalli, leader della Confcommercio - riduzione della spesa pubblica di un punto di Pil all´anno per i prossimi 5 anni; alleggerimento della pressione fiscale sui redditi da lavoro, con l´obiettivo di ridurre di almeno 5 punti l´aliquota media Irpef; completamento delle liberalizzazioni». Sulla necessità di intervenire è d´accordo Maurizio Sacconi, in corsa per la carica di ministro del Welfare nel governo Berlusconi: «Servono interventi a sostegno dei redditi individuali e delle famiglie - ha detto - per incoraggiare la crescita e garantire la coesione sociale». LUISA GRION