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 2008  maggio 06 Martedì calendario

E l´ultrà disertò la sinagoga "Non vado in mezzo agli ebrei". La Repubblica 6 maggio 2008 VERONA - Gita scolastica in Germania, due anni fa

E l´ultrà disertò la sinagoga "Non vado in mezzo agli ebrei". La Repubblica 6 maggio 2008 VERONA - Gita scolastica in Germania, due anni fa. Raffaele Dalle Donne, per tutti Raffa, è nel gruppo di studenti sedicenni del liceo Scipione Maffei. Il professore propone di visitare la sinagoga. Raffa punta i piedi: «Io lì non ci entro». Perché? «Non vado in mezzo agli ebrei». E rimane fuori. L´anno scorso l´Istituto invita il presidente del comitato delle vittime della strage di Bologna, Luigi Bolognesi, a una conferenza-dibattito. Quelli del Blocco studentesco, ragazzi di destra esterni alla scuola, protestano e volantinano davanti al Maffei. Raffa chiede la parola in assemblea: «Luigi Ciavardini è innocente, è stata una macchinazione comunista». E se ne va, unendosi probabilmente a quelli che schiamazzano fuori. Adesso i compagni di classe dicono: « un po´ fissato. Chiuso, introverso. Ma chi poteva immaginare». Per tutti è stato uno choc sapere che quel tipetto della Seconda E, sempre vestito a lucido, maniaco del calcio, ultras del Verona, un po´ violento («meglio non contrastarlo in campo. di quelli che cercano lo scontro, che ci vanno giù duri») era nel gruppo di bulli che ha ucciso Nicola. Ma Raffa non faceva mistero delle sue idee e dei suoi odi profondi, viscerali. A gennaio, quando a scuola è stata celebrata la giornata della Memoria, Raffa ha bigiato: «Ma che shoah! Bisognerebbe fare una giornata sulla foibe». E ad aprile aveva dato in escandescenze quando a discutere su destra e religione era stato invitato uno studioso di sinistra. Qualcuno, rimasto ignoto, aveva poi vendicato l´onore offeso, bloccando i cancelli dell´istituto con catene e lucchetti, tanto che il giorno dopo il preside aveva dovuto armarsi di tronchesino per aprire la scuola. «Maffei marxista, prigione per comunisti», c´era scritto a vernice, oltre agli insulti contro Guido Papalia, il procuratore della Repubblica che l´anno scorso aveva indagato sui neo-nazisti, incriminando anche Raffaele. «Pensavamo che Raffa avesse smesso di far cretinate, diceva che certa gente non la frequentava più perché erano troppo estremisti - racconta una compagna - Però è vero che si trasformava quando andava in giro con i suoi amici». Voti pessimi, per Raffa, in quasi tutte le materie. L´anno scorso era stato bocciato, e questo lo aveva reso ancora più taciturno e rancoroso. (e.b.)