Giovanni Mariotti, "Corriere della Sera" 6/5/2008;, 6 maggio 2008
«Compagni e avversari appaiono orgogliosi delle loro dimostrazioni di abilità, ringhiano, esultano e, quando sono sconfitti, piangono
«Compagni e avversari appaiono orgogliosi delle loro dimostrazioni di abilità, ringhiano, esultano e, quando sono sconfitti, piangono. Messi si muove in mezzo a loro come se il suo corpo fosse il portatore’ umile, malinconico, straniero... – di un’arte avuta in dono dagli Dèi, misteriosamente e senza merito. Ignoro tutto dei suoi pensieri e del carattere, ma durante la recente partita fra Barcellona e Manchester United per un attimo ho visto albeggiare sul suo volto un sorriso: così pallido, breve, lontano che non posso dimenticarlo. Mi chiedo ancora perché sorridesse». (Lo scrittore Giovanni Mariotti)