Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  aprile 04 Venerdì calendario

Si muove Soros. La Gazzetta dello sport 4 aprile 2008 Roma Due occhi a palla, una cresta di capelli grigi, l’altro americano dopo John J

Si muove Soros. La Gazzetta dello sport 4 aprile 2008 Roma Due occhi a palla, una cresta di capelli grigi, l’altro americano dopo John J. Fisher che vuole la Roma (secondo Milano Finanza di ieri) è molto più che un miliardario eccentrico. In gioventù fu allievo di Karl Popper, del quale condivise il concetto di società aperta. Allora, George Soros sognava di fare il filosofo. Poi, scelse di fare soldi. Secondo Forbes ha un patrimonio di 9 miliardi di dollari, guadagnati con le speculazioni. Memorabile quella che nel 1992 provocò il crollo della sterlina, fruttandogli 1 miliardo di dollari. presidente del Soros Fund management e fondatore del Quantum Fund, famoso fondo d’investimento. Filantropo (dà 450 milioni di dollari all’anno in donazioni), e generoso finanziatore di Barack Obama. Interesse Negli ultimi mesi, avrebbe deciso di investire una parte del suo patrimonio nel calcio italiano: «Soros vuole la Roma», ieri la notizia ha fatto il giro della città. Soros sarebbe a capo di un gruppo di finanziatori riunito attorno alla Inner Circle di New York, merchant bank specializzata in acquisizioni sportive (il Liverpool a Gillett e Hicks). Il gruppo avrebbe commissionato una due diligence, già ultimata, a Banca Rothschild, e presto potrebbe presentare un’offerta per il club quotato in Borsa (che ieri ha guadagnato il 3,46%). Asta Ieri, quando Mf ha scritto la notizia, i tifosi sono sembrati entusiasti. Pur rispettando il grande lavoro fatto dai Sensi (che da mesi smentiscono ipotesi di cessione e intanto lavorano al piano di ristrutturazione della controllante Italpetroli, ancora indebitata per 370 milioni di euro), si prospetta la possibilità che sulla Roma si scateni un’asta. Perché l’interesse di Soros arriva dopo quello di John J. Fisher, il magnate californiano dell’abbigliamento casual rappresentato dalla Wasserman Media Group e pronto anche lui a presentare un’offerta. Indiscrezione confermata dalla voce di contatti già avviati con un avvocato molto vicino ai Sensi, quel Gian Roberto De Giovanni che quattro anni fa condusse la trattativa (poi fallita) con i russi della Nafta Moskva. Obiettivi? Sfruttare il marchio Roma, famoso in tutto il mondo, e costruire uno stadio di proprietà. Tempi? Rapidi, accelerati dal k.o. con il Manchester. Alessandro Catapano