varie, 4 aprile 2008
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Carapezzi Adone
• Milano 13 settembre 1919, Milano 1 aprile 2008. Giornalista. Una delle «voci» storiche della Rai. «Il primo amore di Adone è stato il ciclismo. L’aveva contagiato il padre, Anteo, che cominciò come corridore e finì come direttore del Vigorelli. Adone se lo godeva, il ciclismo, dalla Sanremo al Lombardia, anche se il meglio era il Giro d’Italia. Sulla moto, in tuta azzurra, ”da metalmeccanico” come orgogliosamente rinfacciava ai colleghi della tv, ricorda Alfredo Provenzali, amico-collega in tuta azzurra. Il secondo amore di Adone è stato il calcio. Inter e Milan soprattutto, anche per questioni di competenza territoriale, lui milanese di via Procaccini e poi della zona Fiera, da una parte all’altra del Vigorelli, il suo centro gravitazionale permanente. ”Una voce piena, calda, pacata, quasi più concentrata sui radio-telespettatori che non sull’avvenimento”, spiega Maurizio Mosca, collega in sala stampa. Il terzo amore di Adone è stato l’ippica. Prima un salto a San Siro, ”nel senso dei cavalli”, poi un salto nell’altra San Siro, ”nel senso degli asini”, i calciatori, come scherzava lui. In Rai divideva l’ufficio con Beppe Viola (essere ammessi in quell’ufficio quando parlavano di scommesse, cioè sempre, era un raro privilegio), un altro che non amava prendere le cose troppo sul serio, tranne che in sala corse. ”Era arguto, ironico, graffiante. Aveva un suo particolare senso dell’umorismo, tanto che a volte non si capiva se scherzasse o fosse serio”, sostiene Bruno Pizzul, collega in Rai. [...]» (Marco Pastonesi, ”La Gazzetta dello Sport” 4/4/2008).