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 2008  gennaio 31 Giovedì calendario

Britney, il vizio paga i profitti della spears triste e dopata. Panorama 31 gennaio 2008. Cinquantamila dollari: è questa la cifra richiesta dal Pure nightclub di Las Vegas per affittare un tavolo adiacente a quello della popstar più tormentata del momento

Britney, il vizio paga i profitti della spears triste e dopata. Panorama 31 gennaio 2008. Cinquantamila dollari: è questa la cifra richiesta dal Pure nightclub di Las Vegas per affittare un tavolo adiacente a quello della popstar più tormentata del momento. Cinquantamila dollari per vedere da vicino se davvero Spears (un tempo star innocente di Disney Channel) è a un passo dalla fine, per sedersi a fianco della cattiva ragazza che si ubriaca sempre e che quando perde il controllo inizia a spogliarsi in pubblico come se fosse nella toilette della sua villa a Malibu. Imbottita di alcol e sonniferi, appannata dalle droghe e con la famiglia a pezzi (dopo il divorzio dal ballerino Kevin Federline ha pure perso la custodia dei figli, Sean Preston e Jayden James), Britney ha distrutto per sempre la sua immagine di lolita perbene. Quello che invece non è riuscita a intaccare è il suo valore di mercato: la «Britney spa» ha oggi un fatturato di 200 milioni di dollari l’anno. Lo stesso del 2001, quando era in forma e girava spot per consigliare ai ragazzini di bere più... latte. Dietro la Spears devastata prolifera un business enorme. La sua presenza come testimonial a un evento, sia pure con tanto di occhiaie, acne e jeans sgualciti, viene ricompensata con un assegno da 250 mila dollari. Il suo volto abbinato a Curious, una fragranza firmata Elizabeth Arden, ha fruttato 100 milioni di dollari in 4 anni. Con picchi di vendite nei primi mesi del 2007, quando Ippo-Britney (il suo nomignolo nell’ambiente musicale) si è rasata a zero i capelli davanti agli obiettivi dei paparazzi a Los Angeles. Un’esibizione trash che ha fatto schizzare le vendite delle magliette e delle bambole che la raffiguravano senza capelli: 50 mila esemplari in tre settimane. Non solo, Britney è riuscita a sopravvivere persino all’esibizione agli Mtv award dello scorso anno, quando si era presentata per lanciare il nuovo singolo, Gimme more. Immobile come un pachiderma, era stata demolita da colleghi e media. Ma non dal pubblico: Gimme more è entrato nelle top ten di tutto il mondo e viaggia intorno ai 3 milioni di copie vendute. Insomma, quello della giovane popstar dopata e disperata si sta rivelando giorno dopo giorno un affare multimilionario. Lo sanno bene i paparazzi (Britney esce da 3 settimane con uno di loro, Adrian Ghalib) e i settimanali americani. L’agenzia fotografica X17, nel solo 2007, ha venduto immagini dell’ex lolita pop per 2 milioni di dollari, incrementando il giro d’affari del 30 per cento. Migliaia di scatti su cui i giornali si sono avventati: People, Us weekly, In touch, Life & style e Ok! l’hanno messa in copertina 175 volte in 78 settimane. Il motivo? Le follie della Spears valgono un 33 per cento di copie in più. Ecco perché quando Ippo-Britney annuncia di volersi rinchiudere in un centro di riabilitazione per tornare quella di prima molti tremano. Primi fra tutti i suoi avidi manager. GIANNI POGLIO