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 2007  febbraio 06 Martedì calendario

In Italia nessun allarme. Il Sole 24 Ore 6 febbraio 2007. La segnalazione di alcuni casi di influenza aviaria in Ungheria e in Inghilterra, è stata accolta con attenzione, ma senza allarmismi, in Italia

In Italia nessun allarme. Il Sole 24 Ore 6 febbraio 2007. La segnalazione di alcuni casi di influenza aviaria in Ungheria e in Inghilterra, è stata accolta con attenzione, ma senza allarmismi, in Italia. Anche perché, come ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, Gian Paolo Patta, "adombrare la pandemia non è un puro e legittimo esercizio probabilistico, ma un atto da irresponsabili, soprattutto dopo la crisi immotivata del consumo di carne di pollo seguita ai noti e infondati allarmi del 2005". "Nessun allevamento italiano - ha ricordato Patta - è mai stato colpito dal virus H5N1, nonostante questo sia presente nel mondo dal 2003. Gli uomini che sono stati contagiati dal virus vivevano in promiscuità con gli animali e la malattia non si trasmette attraverso le carni cotte, perché la cottura uccide il virus". D’altra parte, i controlli sistematici condotti dal Centro di referenza nazionale per l’aviaria nelle aree umide del Veneto, dell’Emilia e della Toscana, che sono punto di sosta per volatili selvatici - principali serbatoi dei virus influenzali - hanno dato risultati più che incoraggianti. Su oltre 4.600 campioni esaminati, tra il 4 agosto 2006 e il 2 febbraio scorso, non è stata infatti riscontrata alcuna positività al virus H5N1. E comunque il cordone sanitario nazionale stretto già dal 2005 attorno alle cosiddette "aree sensibili" è considerato tra i più sicuri dall’Organizzazione mondiale della Sanità.