Stefania Miretti, La Stampa 7/2/2007, 7 febbraio 2007
Di moda in America i «purity ball», balli in cui le figlie prendono davanti ai padri l’impegno solenne di restare vergini fin quando si sposeranno
Di moda in America i «purity ball», balli in cui le figlie prendono davanti ai padri l’impegno solenne di restare vergini fin quando si sposeranno. Organizzati dagli evangelici «in risposta alla decadenza morale delle giovani americane», funzionano così: genitori e figlie vengono invitati a grandi feste dove si presentano in smoking lui, in abito da sera lungo lei. A un certo punto il padre prende sottobraccio la fanciulla, la accompagna in pista, la fa danzare. Quindi tornano al tavolo, lui le dona un anello, si alza in piedi, posa le mani sulle spalle della giovane ancora seduta e recita ad alta voce: «Io, tuo padre, scelgo davanti a Dio di difenderti, come tua autorità e protezione nel campo della purità. Io stesso condurrò una vita pura come uomo, marito e padre, e guiderò mia figlia nella preghiera come l’alto sacerdote della mia casa». Finita la declamazione, entrambi mettono una firma. Il primo ad avere l’idea fu il pastore del Colorado Randy Wilson, nel 1998 (epoca in cui il Congresso a maggioranza repubblicana, per promuovere tra i giovani programmi di astinenza, aveva ottenuto lo stanziamento di mezzo miliardo di dollari). La trovata ha funzionato e adesso centinaia di «purity ball» si svolgono ogni anno in tutta America, specialmente nel sud e midwest. L’88 per cento delle ragazze che prendono l’impegno a restare caste, però, lo violano prima del matrimonio.