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 2007  febbraio 07 Mercoledì calendario

Lisa Maria Caputo Nowak, di anni 43, prima donna d’origine italiana ad essere andata nello spazio, astronauta e comandante della marina militare, sposata con l’astronauta Richard T

Lisa Maria Caputo Nowak, di anni 43, prima donna d’origine italiana ad essere andata nello spazio, astronauta e comandante della marina militare, sposata con l’astronauta Richard T. Nowak e madre di tre figli, è finita in carcere con l’accusa di tentato omicidio di primo grado. Cauzione fissata per la scarcerazione: 25.500 dollari. Pena prevista: da 30 anni di carcere all’ergastolo. Sogno della sua vita (dichiarato in una recente intervista al ”Corriere”): "Incontrare il Papa". Vittima del tentato omicidio, Shipman, colpevole di averle rubato l’amante, William Oefelein, pilota dell’ultima impresa della navetta Discovery (anche lui sposato e con due figli). Oefelein e la Nowak non avevano mai volato insieme, ma partecipato agli stessi corsi di addestramento ("Qualcosa di più di un rapporto di lavoro, ma qualcosa in meno di una relazione romantica", ha ammesso l’indagata in sede di interrogatorio). Non appena scoperta la relazione tra Oefelein e la Shipman, e sapendo che la rivale doveva atterrare in prima mattinata all’aeroporto di Orlando, Florida, la Nowak ha raggiunto la rivale in macchina da Houston, 1.500 chilometri senza mai fermarsi nemmeno per andare in bagno (grazie ai pannolini usati dagli astronauti durante il decollo e l’atterraggio). Mascherata con parrucca, occhiali scuri e lungo soprabito, l’ha attesa nel parcheggio dello scalo, spruzzandole spray al peperoncino negli occhi, ma la Shipman è riuscita a fuggire in auto e a chiedere aiuto. Sorpresa alla fermata dell’autobus, dopo essersi cambiata gli abiti, la Nowak è stata arrestata prima di riuscire a sbarazzarsi di pistola ad aria compressa, parrucca e borsa (contenente coltello a serramanico, manette, martello, sacchetti della spazzatura, tubi di gomma e 600 dollari in contanti). Interrogata l’astronauta si era difesa negando di avere intenzione di uccidere ("Intendevo solo convincerla a confessare la sua relazione con Oefelein"), e aveva convinto il tribunale della contea di Orange (sede dell’aeroporto di Orlando e della base Nasa di Cape Canaveral), che aveva fissato una cauzione di 15.500 dollari, obbligandola a portare un ricevitore Gps alla caviglia, con il divieto assoluto di contattare la vittima ("neppure per inviarle un mazzo di fiori di scuse"). Ma in tarda mattinata, perquisita l’auto e rinvenuto un piccolo arsenale, la polizia di Orlando l’ha accusata di tentato omicidio. Prima dell’incriminazione più grave un portavoce aveva dichiarato che la posizione della Nowak, in attesa di essere chiamata per un’altra missione, non era al momento cambiata. A rischiare, comunque, sono tutti e tre i militari, atteso che nelle Forze Armate Usa l’adulterio è illegale.