Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  luglio 14 Venerdì calendario

Roberto Falvo, ristoratore torinese di 36 anni, è amico di Zidane da otto anni. Si vedono e si telefonano spesso e il calciatore ha portato il cuoco con sé agli Europei del 2000 e a quelli del 2004, ai Mondiali di Giappone e Corea (2002) e a due edizioni di Confederation Cup

Roberto Falvo, ristoratore torinese di 36 anni, è amico di Zidane da otto anni. Si vedono e si telefonano spesso e il calciatore ha portato il cuoco con sé agli Europei del 2000 e a quelli del 2004, ai Mondiali di Giappone e Corea (2002) e a due edizioni di Confederation Cup. Zidane apprezza in particolar modo come Falvo gli cucina i rigatoni (la ricetta: preparare un soffritto con olio e pomodori pachino, sale e due foglie di basilico, aggiungere la pasta cotta e far saltare per due minuti in padella, servire con del parmigiano). Oltre alla pasta Zidane ama anche il filetto, il branzino, i gamberi e fa colazione sempre con le stesse cose: yogurt magro con mandorle e olio di soia, kiwi, due banane, una spremuta. Falvo dice: «Il mio amico Zizou non è quello della zuccata a Materazzi. un uomo dolce, timido, che si fa amare e rispetta tutti. attaccatissimo a certi valori. Quando veniva al ristorante con la moglie Veronique e i figli Enzo, Luca e Teo, a volte col fratello Nordin che è la sua fotocopia e gli fa da manager, pretendeva rigore. Mai che i bambini abbandonassero il tavolo, mai che qualcuno alzasse la voce. Non voleva dar fastidio, ama passare inosservato». Zidane è un appassionato di cucina: «’Quando smetterò diventerà il mio lavoro”, diceva. Si divertiva a vestirsi da cuoco. Ora ci siamo, per tre mesi si riposerà, poi apriremo un locale, a Torino o a Madrid».