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 2006  maggio 23 Martedì calendario

Renzo arbore. Premetto che vivo da single fin dai tempi dell’università e mi diverto molto in questa condizione

Renzo arbore. Premetto che vivo da single fin dai tempi dell’università e mi diverto molto in questa condizione. Dunque sono espertissimo della cucina per single, dai surgelati ai cibi in scatola, conosco tutto e mi destreggio abilmente tra gli scaffali dei supermercati e i raffinati prodotti delle botteghe tradizionali che, grazie a Dio, ancora esistono. Un’altra premessa è che mi piace fare la spesa. C’è chi si fa un massaggio, chi fa yoga... Il mio relax invece è una bella passeggiata al mercato, che mi mette di buonumore e mi fa fantasticare sui piatti che preparerò. Ovviamente, cucino. E anche abbastanza bene, a detta degli amici. Amo preparare i primi, minestre e spaghetti, ma il mio ”cavallo di battaglia” è il gâteau (o gattò, come si scrive alla napoletana) di patate, con cui ho anche vinto un premio al concorso ”L’uomo in cucina”. Perché il mio è speciale? Nel gattò il segreto è la miscela degli ingredienti, il grado di salatura, la quantità di chiara d’uovo da unire all’uovo intero... Io lo faccio di scuola, proprio alla napoletana. E sono un accanito sostenitore della mortadella, anche se qualcuno sostiene che nella ricetta originale non c’è. Ma basta provare (possibilmente, il mio!) per capire che con la mortadella è formidabile! IL SUGO STROPPIA Nella mia vita di cuoco ho avuto rapporti tempestosi col baccalà: seguendo il ricordo di una ricetta particolarmente buona, non riuscivo a ottenere un piatto all’altezza. O era troppo salato, o affogava nel sugo. Mi ricordo un baccalà alla livornese praticamente annegato nel pomodoro. un inconveniente degli uomini che cucinano, abbondare sempre col sugo, convinti che più sugo equivalga a più sapore: ma non è così, perché se è troppo il gusto dell’ingrediente principale si perde. All’inizio ci cascavo anch’io ma poi ho imparato. Oggi, il tocco ”magico” alle mie ricette lo dà l’olio extravergine di oliva: pugliese, come me. se fossi un piatto Spaghetti con poco pomodoro e molte cozze. Perché sono saporiti ma essenziali. Proprio come piace essere a me nella vita e negli spettacoli che faccio: semplice e non barocco. (testo raccolto da Marina Baumgartner)