Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  maggio 23 Martedì calendario

I pasti di Alena Seredova

alena seredova. Acasa mia chi cucina meglio è la mia sorellina: a sei anni ha fatto il suo primo strudel e ancora adesso (ha 15 anni) quando decide di cucinare prende tutti gli ingredienti che trova in casa e inventa... ”lipperlì”! Poi c’è papà, che ha un ristorante a Praga, l’Espresso Kajetanka vicino al Castello. Essendo cuoco provetto, ha fatto un po’ passare alla mamma la voglia di cucinare: tanto c’è lui. Dopo, molto dopo, vengo io. Ho iniziato a viaggiare presto, avevo 16 anni, Parigi, Grecia, Italia... Non avevo i soldi per i ristoranti e all’epoca sapevo cucinare sì e no due piatti cechi, ma all’estero gli ingredienti non si trovavano e allora facevo quello che capitava, la maggior parte delle volte intrugli. specialità di praga Ho iniziato a cucinare veramente per la prima volta otto anni fa, quando mi hanno regalato un cucciolo di cane. Per lui preparavo brodi di carne buonissimi, pezzi di carne scelti. E se è vero che le donne iniziano a cucinare per i loro figli, io l’ho fatto per il mio cane. Dopodiché, ho cominciato a farlo anche per gli umani, e da quando vivo stabilmente in Italia, è naturale che i miei amici mi chiedano di preparare piatti cechi. Mi sono specializzata nei piatti freddi, che da noi si usano moltissimo, come l’insalata russa: il mio tocco personale è l’aggiunta di sedano scottato e tritato; se poi la voglio rendere più leggera, sostituisco metà della maionese con yogurt. Poi, so preparare tante salse per la fondue di carne, un piatto che a casa mia a Praga si fa spesso: da quelle a base di aglio a una buonissima con un formaggio tipo gorgonzola, ma ancora più saporito. Sono anche specialista in zuppe, la zuppa di trippa, quella di funghi, cumino e panna acida. Pesanti? Sì, ma avete presente l’inverno di Praga, quanto è freddo? ketchup o POMODORO? Il mio fallimento peggiore come cuoca italiana è la pasta: la faccio e non piace mai a nessuno. Prima di tutto perché quella che qui chiamate ”al dente” per me è cruda: e siccome penso che un piatto debba piacere prima di tutto a chi cucina, la faccio regolarmente scotta. Per non parlare delle salse. A volte, se mi manca il pomodoro fresco, uso il ketchup. Che succede? Un casino, quando ci provo! Ovvio che la pasta non è il mio forte! se fossi un piatto Vorrei essere una bella, enorme, croccante cotoletta alla milanese, anzi una wienerschnitzel, come si dice in tedesco. Perché è come me: un piatto semplice che però ti fa passare la fame, è appetitoso e ti fa venire il gusto di mangiare... (testo raccolto da Marina Baumgartner)