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 2006  maggio 23 Martedì calendario

Simona Ventura. Cucinare mi piace abbastanza anche se, onestamente, non sono molto portata. Con i miei ritmi di lavoro, poi, non ho mai tempo per perfezionarmi

Simona Ventura. Cucinare mi piace abbastanza anche se, onestamente, non sono molto portata. Con i miei ritmi di lavoro, poi, non ho mai tempo per perfezionarmi. Però, mi piace molto mangiare e quando lavoro, anche in esterni, non mi accontento mai di panini e tramezzini: cerco sempre qualcosa che abbia l’aspetto di un piatto preparato, da un buon sushi a una variopinta insalata. E se c’è un tiramisù, me lo divoro, perché mi piace da impazzire! Amo anche gli gnocchi e le crostate. Poi, ci pensa la vita che faccio, oltre alla palestra e ai massaggi, a eliminarne gli effetti! Però cucino, certo, anche perché ho due bambini piccoli e farlo per loro mi dà molta gioia. Devo dire che, grazie ai miei figli, sono diventata espertissima nel cucinare la pasta al tonno, di cui tutti e due sono ghiottissimi. La mia è mitica: da quella in bianco, con un po’ di prezzemolo e scorza di limone, a quella con il pomodoro e le olive. E poi quella più originale: con tonno, piselli, cipolla e una spolverata di cannella. Ormai è il mio cavallo di battaglia e cerco di inventarmi sempre nuove varianti. La cosa importante per me è trovare il tonno giusto, non usando se possibile le scatolette che si trovano al supermercato. Ci sono ancora produttori artigianali fantastici che vale la pena di scoprire, soprattutto in Sardegna, dove passo le vacanze, in Calabria e in Sicilia. Meglio ancora usare la ventresca, la parte più morbida e pregiata del tonno. Costa un po’ di più, ma vale veramente la pena. pesce, che incubo! Il mio insuccesso peggiore? Piuttosto che uno, si tratta di una categoria intera: il pesce! Pasta col tonno a parte, ovviamente! Non riesco proprio a cucinarlo, la mia carriera di cuoca di pesce è costellata di fallimenti. Alla griglia lo brucio regolarmente. Al forno me lo dimentico ed esce secco come una soletta. E quando lo lesso, lo cuocio sempre troppo e praticamente lo disintegro! Non so perché, ma ormai ho rinunciato persino ad avvicinarmici, in cucina. Anche se ne sono ghiotta. Meno male che c’è mia sorella Sara che è bravissima: quindi, quando vogliamo mangiare pesce andiamo da lei. Poi, c’è sempre la mamma: le sue lasagne alla bolognese con tanta besciamella e tanta carne sono davvero insuperabili! (testo raccolto da Marina Baumgartner) se fossi un piatto Mi viene da dire le lasagne di mamma, ma poi opto per la gramigna con salsiccia, che mi ricorda l’infanzia: perché è tanta, è buona e l’idea di divorarmene un gran piatto mi mette decisamente di buon umore!