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 2005  novembre 14 Lunedì calendario

Hill Walter

• Long Beach (Stati Uniti) 10 gennaio 1942. Regista • «[...] 18 film tra cui il più famoso resta I guerrieri della notte [...] A lui si attribuisce di aver fatto rinascere il western con titoli come Geronimo e Wild Bill [...] Ha detto che i suoi film sono tutti western. A quale modello si rifà? Peckinpah o Ford? ”Ho lavorato con Peckinpah e sono sopravvissuto. Non so chi mi abbia influenzato di più. Siamo tutti anelli di una catena. Dietro a Peckinpah c’è Kurosawa, dietro a Kurosawa c’è Ford, dietro a Ford c’è Griffith e Griffith è debitore di Dickens”. [...] comincia a fare il regista negli anni ’70, quando a Hollywood i profeti erano Pollack, Nichols, Penn. Come si situa rispetto a loro? ”La svolta c’è stata nel ’68 con Easy Rider. Io allora cominciavo a scrivere sceneggiature e ho visto cambiare l’aria. Dopo quel film tutti i dirigenti degli studios avevano abbandonato giacca e cravatta per vestirsi in maglietta e giubbotto. Nei primi Anni Settanta, Hollywood era in crisi, il vecchio sistema non funzionava più: questo ha permesso ai nomi nuovi di emergere. [...] sono sparite le sale dove si programmavano i film stranieri. Da giovane a Los Angeles frequentando questi locali ho potuto vedere i film della Nouvelle Vague, conoscere Bergman, Fellini, Antonioni, Monicelli, il cinema giapponese, il cinema polacco. Ora, non so perché, tutto ciò è sparito [...] Il mondo della vecchia Hollywood era fantastico e non si può non averne nostalgia, ma si trattava di una specie di club in cui era difficile entrare. Come me, anche John è uno che dentro un sistema chiuso non si trova a suo agio” [...] In genere i protagonisti dei suoi film sono dei perdenti. Una posizione controcorrente in un paese come gli USA, con il culto dei vincitori? ” vero, lavoro per gli studios, ma non ho mai condiviso i valori istituzionali di Hollywood. Se ho potuto tirare avanti è solo perché alcuni miei film hanno trovato un pubblico”» (Alessandra Levantesi, ”La Stampa” 14/11/2005).