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 2005  novembre 14 Lunedì calendario

Guerrero Eddie

• Nato a Juarez (Messico) il 9 settembre 1967, morto a Minneapolis (Stati Uniti) il 13 novembre 2005. «[...] il ”cattivo” di El Paso, una delle star del wrestling mondiale [...] campione Wwe, titolo del World Wrestling Entertainment, la principale federazione del wresting mondial [...] ha iniziato già da ragazzo a frequentare il ring grazie al padre e a una famiglia completamente devota al wrestling, definita la ”Hart Family Messicana”. Oltre al padre Gory, sono wrestler i suoi fratelli maggiori, Chavo Sr., Mando ed Hector. Una vita piuttosto movimentata la sua: sotto l’effetto dell’ecstasy ha rischiato di morire in un incidente automobilistico. Per un certo periodo ha avuto brutte avventure causa droghe e alcool. Tanto che la Wwe lo ha licenziato, gli sono statiti bloccati i beni e la moglie lo ha mollato. Poi si è ripreso: ha risposato la moglie ed è diventato il secondo lottatore di origine ispanica a conquistare il titolo nel febbraio 2004» (’la Repubblica” 14/11/2005). «[...] era una stella di prima grandezza della Wwe, la federazione mondiale cui sono affiliati i wrestler più famosi. [...] era l’idolo di milioni di fans sparsi per il mondo. Almeno fino a [...] quando il suo corpo senza vita è stato trovato in una stanza del Marriott Center di Minneapolis dove il roster di Smackdown!, uno dei due show più famosi prodotti dalla Wwe, aveva in programma l’ultima serata americana prima della tournée italiana chiamata ”Survivor Series Tour” [...] soprannominato Latino Heat [...] Atleta dai mezzi fisici notevoli, grande intrattenitore [...] era tornato a essere uno dei beniamini del pubblico dopo una breve parentesi come heel, come cattivo, che lo aveva visto protagonista di una serie di sfide con Ray Misterio. [...] debuttava sui ring messicani a 20 anni, e ben presto la sua abilità, accompagnata da grande carisma e doti da istrione, lo portavano a sfondare. Però la droga è stato sempre il suo grande rivale: a fine ’98 un cocktail di farmaci e droghe è la causa di un terribile incidente automobilistico in cui riporta fratture multiple dopo essere stato sbalzato oltre 30 metri dal suo veicolo. Tre anni dopo la Wwf impone a Guerrero un periodo di ricovero in un centro di disintossicazione, ma alla vigilia del rientro arriva l’arresto per guida in stato di ubriachezza ed è licenziato dala federazione. Nel 2002 la rinascita, si riconcilia con sua moglie Vickie e il 15 febbraio 2004 la sua carriera tocca il punto più alto quando conquista il titolo mondiale battendo nel pay-per-view ”No Way Out” Brock Lesnar e così i suoi ingressi nell’arena a bordo di una limousine saltellante e la mossa finale, la Frog Splash, diventano il suo marchio di fabbrica. E i fans lo ricorderanno così: con il suo classico ”Viva la Raza” accompagnato da tre pugni sul petto» (Filippo Di Chiara, ”La Gazzetta dello Sport” 14/11/2005). «[...] Edy Guerrero era un virtuoso del wrestling, per lui questo era uno sport non una pagliacciata. Aveva cominciato a dominare nella ”lucha libre” messicana prima di esportare il suo talento in Usa e in Giappone dove, per non avere problemi, si mascherava sotto un altro nome, Black tiger. Pesava cento chili giusti e non era altissimo, 1 metro e 76. Aveva vinto tutto in quelle associazioni piene di ”doppie vu”. Alla fine si era arreso al denaro degli yankee ed era entrato nella WWE, la federazione del wrestling che fa spettacolo, quello di Cena, di Batista, di Undertaker e di Brock Lesnarscena. [...] Guerrero aveva anche condotto una battaglia antirazzista: il wrestling grazie a lui è uscito dai confini statunitensi. [...]» (Federico Pistone, ”Corriere della Sera” 14/11/2005).