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 2005  novembre 14 Lunedì calendario

Il Politecnico di Milano ha da poco festeggiato il cinquantennale dell’installazione nei suoi locali del primo calcolatore elettronico europeo

Il Politecnico di Milano ha da poco festeggiato il cinquantennale dell’installazione nei suoi locali del primo calcolatore elettronico europeo. Il megacomputer di allora, un Crc102A, fu acquistato grazie ai fondi del piano Marshall e segnò la nascita dell’informatica in Italia. passato solo mezzo secolo ma, informaticamente parlando, sembra trascorso un millennio. Ma quale fu il primo supercomputer della storia? Alcuni lo identificano nel Control Data Corporation CDC 6600, realizzato nel Minnesota nel 1963, ma il vero antenato dei supercalcolatori è universalmente considerato l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Calculator), costruito da J. Presper Eckert e John Mauchly alla Moore School della Pennsylvania University. Questa macchina, usata per il calcolo delle tavole di puntamento dell’artiglieria, fu finanziata dall’esercito americano e divenne operativa durante la Seconda guerra mondiale, anche se la sua esistenza non fu divulgata fino al 1946. L’ENIAC fu il primo calcolatore senza parti meccaniche in movimento e vantava una potenza di calcolo che poteva arrivare a eseguire 1.900 somme o 300 moltiplicazioni al secondo. Questo mastodonte a forma di U, lungo 24 metri, alto 3 e largo 2, era ospitato in un salone di nove metri per quindici e pesava trenta tonnellate. Tra le sue caratteristiche, quasi 17 mila valvole, 70 mila resistenze, 10 mila condensatori e 5 mila saldature. Alla fine costò quasi mezzo milione di dollari, per i tempi una cifra decisamente astronomica.