Notizie tratte da: Glauco Carloni, Daniela Nobili, La mamma cattiva, Guaraldi, 2004, 6 ottobre 2005
Narcisismo materno. Fase imprescindibile della maternità, durante la gravidanza e i primi mesi di vita del bambino, quando la madre, per potersi prendere esclusivamente cura del figlio, deve identificarsi profondamente con lui
Narcisismo materno. Fase imprescindibile della maternità, durante la gravidanza e i primi mesi di vita del bambino, quando la madre, per potersi prendere esclusivamente cura del figlio, deve identificarsi profondamente con lui. Esaurita la funzione della simbiosi, la buona madre, dovrebbe ritirarsi gradatamente e instaurare una relazione oggettuale con il figlio come altro da sé, per consentirgli di sviluppare e sperimentare la sua autonomia. Spesso la madre, invece, teme la ferita narcisistica del distacco del figlio e manifesta questa sofferenza in comportamenti tipici, come il dispotismo e l’ipocondria. La madre dispotica, rimasta alla fase di identificazione col figlio, proietta su di lui le sue aspirazioni, gli impone i suoi gusti e il suo stile di vita, e vive come propri i suoi successi (se il figlio raggiunge l’autonomia, lei non potrà più riempire le sue carenze e diventerà invidiosa, ancora di più se la figlia è femmina, intromettendosi nella sua vita affettiva e sessuale).