Denise Pardo, L’espresso 6/10/2005, 6 ottobre 2005
”La Rai non ha più la passione di allevare dei televisionisti, gente che è cresciuta in azienda, che progetta, sperimenta, adatta e rimoderna trasmissioni e programmi confezionati in casa
”La Rai non ha più la passione di allevare dei televisionisti, gente che è cresciuta in azienda, che progetta, sperimenta, adatta e rimoderna trasmissioni e programmi confezionati in casa. Eppure il canone ti consente di avere un giudizio indipendente dagli ascolti. Ti dà la possibilità di credere di più ai progetti e imporli al pubblico non di essere costretto a subire il pubblico. Invece, ora, ci si affida in modo ingiustificato ai format di proprietà di produttori esterni, dipendendo in modo irragionevole dai loro desideri. Bisogna ridimensionare questa abitudine. Tutte le tv di Stato europee vanno nella direzione di uscire dal dominio cei format standardizzati mondiali. Da noi la tendenza è tale che in molti casi la Rai ormai si limita ad affittare gli studi” (Giovanni Minoli).