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 2005  settembre 09 Venerdì calendario

PAMUK

PAMUK Orhan Istanbul (Turchia) 7 giugno 1952. Scrittore. Premio Nobel per la letteratura 2006 • «[...] celebre per il romanzo Neve tradotto da Einaudi, rischia fino a tre anni di galera per una intervista. [...] interdetto dal pubblico ministero a rilasciare ogni dichiarazione o protestare in pubblico mentre i suoi libri vengono bruciati in piazza [...] Tutto comincia quando Pamuk, parlando con il quotidiano svizzero ”Tages Anzeiger”, riconosce che ”trentamila curdi e un milione di armeni sono stati uccisi dalle nostre parti e quasi nessuno osa parlarne: dunque ci provo io”. Le vendette contro la minoranza curda e il tentativo di genocidio perpetrato dai turchi contro gli armeni a ridosso della prima guerra mondiale, sono argomenti tabù e violare la censura costa carissimo: a norma dell’articolo 301/1 del codice penale ”chi insulta i turchi, la Repubblica, l’Assemblea o l’identità nazionale” va in cella per 36 mesi. Il maggiore quotidiano, ”Hurriyet”, va per le spicce ”Pamuk è un essere abietto”. Il processo a Orhan Pamuk è rimasto sotto traccia finché la sua traduttrice Maureen Freely, raggiungendo uno per uno via e mail gli scrittori europei, non ha rotto il silenzio. [...] Pamuk, che da noi ha vinto il premio Grinzane Cavour, si sforza con Neve di far da ponte tra Occidente e Turchia ricordando come le rispettive identità possano cozzare e come l’egoismo europeo e il fondamentalismo orientale alimentino insieme la velenosa pozione di violenza e terrorismo. [...] Dopo l’11 settembre 2001, riflettendo sulla ”New York Review of Books”, Orhan Pamuk scriveva ”Nulla può alimentare il sostegno agli ”islamici’ che gettano acido nitrico sulle facce delle donne quanto il fallimento dell’Occidente nel comprendere i dannati della terra”. [...]» (Gianni Riotta, ”Corriere della Sera” 9/9/2005).