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 2005  settembre 09 Venerdì calendario

MYSTERIO Rey (scar Gutiérrez Rubio). Nato a San Diego (Stati Uniti) l’11 dicembre 1974. Wrestler

MYSTERIO Rey (scar Gutiérrez Rubio). Nato a San Diego (Stati Uniti) l’11 dicembre 1974. Wrestler. «Abituati a ciccioni, giganti e super palestrati, fa un certo effetto il primo contatto con Rey Mysterio, vera e propria star della Wwe, il famosissimo circo del Wrestling che ha conquistato bambini, ragazzi e anche ex ragazzi di tutto il mondo. Supera a fatica i 160 centimetri d’altezza, ma il suo fisico è quello del vecchio caro Big Jim. [...] ”Ho iniziato in Messico, fin da bambino, grazie a mio zio Rey Mysterio senior. Avevo quattro anni e già respiravo l’ariadel ring...”. [...] sul quadrato regala acrobazie incredibili, che scatenano le fantasie dei palazzetti di mezzo mondo. Certe sue evoluzioni non hanno nulla da invidiare a quelle olimpiche di Jury Chechi, ”ma io non ho mai fatto ginnastica”. Sembra una battuta, e invece è proprio così. ”Tutto quello che vedete, l’ho imparato allenandomi, allenandomi e ancora allenandomi”. Acrobazie e velocità ”è il succo del wrestling messicano. Lì si trovano veri e propri saltimbanchi e tanti lottatori mascherati. Tutto il contrario del circuito americano, dove emergono soprattutto muscoli e potenza”. Lui così minuto, di fronte a veri e propri giganti: ”Ma di certo non mi spavento, io vado contro tutti”. Non mente: nell’agosto del 2002 (era entrato nella WWE da pochi mesi) schienò un certo Kurt Angle, campione olimpico nel 1996, specialità lotta greco-romana, categoria 100 chilogrammi. Rey, sorride e ricorda anche: ”Una volta me la sono vista brutta contro Big Show (223 centimetri d’altezza per 209 chilogrammi di peso, ndr ): mi ha malmenato”. Sul braccio sinistro ha tatuato il nome della sua mossa vincente: 619 . Consiste nell’immobilizzare l’avversario sulle corde e colpirlo dopo un volteggio da cavallo con maniglie, sfruttando le corde stesse come leva. ”La vidi fare per la prima volta in Messico. Il lottatore si chiamava Super Astro, era più piccolo di me, ma avev aun fisico impressionante. Non la usava per colpire, bensì per spaventare il pubblico delle prime file che si vedevano arrivare le gambe a non più dimezzometro dai loro visi. Quando vidi questa mossa me ne innamorai, e la feci mia con la variante dell’avversario appeso alle corde”. Perché 619? ”Fu la WWE a chiedermi di dare un nome alla mossa. Qui è così, ognuno ha una mossa che lo caratterizza. Allora decisi di rendere omaggio alla città dove vivo, e 619 è il prefisso di San Diego”. Alla prima generazione degli appassionati di wrestling, Rey ricorda molto Tiger Mask (l’’Uomo Tigre” che divenne anche un cartone animato), Dynamite Kid (TomBillington, uno dei due British Bulldog) e Tatsumi Fujinami (allievo prediletto del grande Antonio Inoki), gente che negli anni Ottanta diede spettacolo a suon di acrobazie e numeri anche in Giappone. ”I primi due sono stati i miei idoli - rivela Rey Mysterio - , li ho sempre guardati in tv, e a loro mi sono ispirato. Lottatori amati dalla gente, perché sapevano divertire. Quelli che ho amato di più durante la mia carriera, invece, sono The Rock [...] e Hulk Hogan. Non tanto per le caratteristiche tecniche e per la forza, quanto per la loro disponibilità verso i fans. Mai visto quei due rifiutare un autografo o un sorriso a un bambino, al contrario di un paio di personaggi che proprio non mi vanno giù, ma di cui non vi dirò mai i nomi. L’unica cosa certa è che i miei modelli, in questo senso, saranno sempre The Rock e Hulk Hogan [...]”» (Mirko Graziano, ”La Gazzetta dello Sport” 9/9/2005).