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 2004  novembre 11 Giovedì calendario

LIOTTA Silvio.

LIOTTA Silvio. Nato a Cremona il 9 ottobre 1935. Laureato in Giurisprudenza, revisore dei conti. Eletto deputato per Forza Italia nel 1994 e nel 1996, per il Ccd nel 2001. «Peone. Sarebbe rimasto soltanto nelle pagine della storia un po’ banale come il navigato funzionario del Parlamento siciliano, di area democristiana, attratto dal canto delle sirene berlusconiane presto trasformatosi in efficiente responsabile della commissione Bilancio alla Camera dei deputati. Passato poi con Dini alla ricerca di spazi più larghi, senza troppi siciliani, è anche uno di quelli che la sera, dopo cena, fa le due di notte a casa di Vittorio Sgarbi. Ha fatto quello che ha fatto a Romano Prodi e s’è messo in testa di prenotarsi per la presidenza della Regione. A suo modo è entrato nella storia. completamente tignuso, di conformazione ovale nella testa, veste blu oscuro, ma tutti si chiedono quanto abbia vinto a ”Carramba che Gobierno!”» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini” 17/10/1998). «Le sue fobie sono ”i comunisti” e l’etichetta di ”amico di Salvo Lima” [...] l’uomo che ha contribuito a demolire il governo di Romano Prodi facendo mancare il suo voto di fiducia [...] ”Io con Lima mi davo del lei. Nel processo per il delitto, negli archivi, nelle carte non c’è nessun riferimento a me. ’Limiano’ è un marchio che viene ripescato ogni volta che prendo le mie decisioni scomode [...] Sono nato a Cremona perché mio padre, ufficiale dell’esercito, viveva lì dopo aver combattuto sul Piave nella guerra del ’15-18” [...] Madre casalinga, un nonno ispettore scolastico e una nonna insegnante, dopo la scuola elementare il piccolo Silvio fa armi e bagagli e si trasferisce a Roma con tutta la famiglia. Nel ’54 viene trasferito in Sicilia. Si va tutti a Partanna, valle del Belice. ”Io mi iscrivo a Giurisprudenza a Palermo” [...] Diventa giornalista pubblicista, trova un lavoro fisso: addetto stampa all’Azienda del turismo di Palermo, allora feudo della Dc. Viene promosso funzionario e poi vicedirettore. ”Il mio ingresso all’assemblea regionale siciliana è del ’62” [...] consigliere referendario ( il funzionario che aiuta i parlamentari a preparare le leggi), poi direttore di servizio e consulente giuridico, nell’82, di Modesto Sardo, presidente della regione, ”limiano” doc. [...] Nell’86 un’altra svolta. Salvatore Lauricella, l’ex potente ministro socialista di Ravanusa, viene eletto presidente dell’Ars. Lauricella apprezza le capacità professionali di Liotta [...] e gli offre una chance: lo nomina ”a termine” segretario generale dell’Ars, il vertice della piramide della burocrazia dell’isola [...] Nel ’94, in tempo d’elezioni, non fa mistero del suo anticomunismo. Candidato nel collegio di Partinico-Altofonte-San Giuseppe Jato, chiede la preferenza con una lettera firmata in calce da Silvio Berlusconi: ”Fate attenzione ai comunisti vecchi e nuovi....”. Sul Cavaliere, racconta un collega ”azzurro”, Liotta fa colpo grazie alla sua intraprendenza. Al teatro Manzoni di Milano c’è un incontro tra Berlusconi e i papabili candidati della neonata Forza Italia. Sono stati invitati in tanti, ma nell’elenco il nome di Liotta non c’è. ”Siate benvenuti, miei 300 amici....” debutta Berlusconi. Da una delle prime file si alza uno sconosciuto che lo interromope: ”Trecentouno, presidente... Sono Silvio Liotta e vorrei...”. Il coup de théatre riesce. E gli spalanca il portone di Montecitorio: ottiene 44.833 voti (il 63 per cento) contro i 26.185 di Sergio Mattarella per l’Ulivo [...]» (Umberto Lucentini, ”Sette” n. 42/1998).