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 2004  novembre 11 Giovedì calendario

Gonzales Alberto

• San Antonio (Stati Uniti) 4 agosto 1955. Politico. Ministro della Giustizia nel Bush (GW) II (dimissioni il 27 agosto 2007) • «Cresciuto in Texas, in un’umile famiglia di emigranti, vivendo in due stanze assieme a sette fratelli. stato quattro anni nell’Air Force, prima di studiare legge, di diventare un giudice e di essere ”arruolato” da Bush. Gonzales era giudice della corte suprema del Texas, quando è stato scelto come consigliere giuridico della Casa Bianca. [...] il primo ispano-americano a guidare la Giustizia (oltre che l’Fbi), ha avuto un ruolo controverso nelle vicende successive agli attacchi dell’11 settembre. Gonzales, ad esempio, sostenne nel febbraio 2002 che il presidente americano, in quanto comandante delle forze armate, poteva decidere sulla sorte dei prigionieri in Afghanistan senza tenere conto della Convenzione di Ginevra. Aprendo così la strada, secondo le associazioni per i diritti civili, a quel clima di soprusi e ingiustizie che favorì le torture nel carcere iracheno di Abu Ghraib. [...]» (Arturo Zampaglione, ”la Repubblica” 11/11/2004) • «Come Condoleezza Rice, il consigliere della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, è il fiore nero all’occhiello della ”conservazione compassionevole” di Bush, così Alberto Gonzales è il fiore ispanico. [...] cresciuto a Houston, laureato prima all’Università Rice poi a quella di Harvard, questo figlio di immigrati messicani, con 7 fratelli e sorelle, che conosce bene la povertà, impersona ”l’American dream”, il sogno americano. Sarebbe divenuto pilota dell’Aeronautica militare - vi prestò servizio in Alaska dal ”73 al ”77 - se nel tempio del sapere di Harvard non avesse contratto ”la febbre del diritto”, come ama chiamare la magistratura. Una scelta indovinata: ”il giudice” è oggi considerato una delle più brillanti menti neocon d’America, un candidato alla Corte suprema degli Stati Uniti. Cattolico, sposato, con tre figli maschi [...] Nel ”90, rifiutò un’offerta di George sr. per andare alla Casa Bianca come ufficiale di collegamento con il Messico e la comunità ”Tex mex”, texano messicana: ”Ero in un grande studio di avvocati - ha ricordato - aiutavo finanziariamente l’intera famiglia”. Ma Bush jr. si ricordò di lui quando si candidò a governatore del Texas nel ”94 e lo coinvolse nella campagna elettorale. Da allora, Gonzales non si è più staccato dal suo fianco: in Texas fece il ministro della Giustizia, il segretario di Stato e il giudice della Corte suprema. E, nel 2001, si insediò accanto allo Studio Ovale della Casa Bianca come consigliere legale. Nel suo carnet di avvocato c’era una sola macchia: fu consulente della Enron, la società texana travolta dalla bancarotta e dagli scandali, ma nulla risultò mai a suo carico. Sul piano dell’onestà, anche i suoi critici lo ritengono al di sopra di ogni sospetto. sul piano costituzionale che gli muovono continui appunti: lo giudicano troppo vicino ai falchi della Corte suprema, l’italo-americano Antonin Scalia e il nero Clarence Thomas. Per qualche tempo i conservatori temettero che Gonzales, un uomo cauto e schivo, fosse favorevole all’aborto. Ma gli ultimi anni il protetto di Bush si è dimostrato un feroce difensore dei valori americani. E si è dimostrato anche il magistrato più intransigente nella guerra al terrorismo: essa ha reso obsoleta, ha dichiarato, la Convenzione di Ginevra sulla tutela dei prigionieri di guerra, perché i terroristi non si qualificano come tali e ha reso inapplicabili alcune leggi garantiste americane» (E. C., ”Corriere della Sera” 11/11/2004).