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 2004  novembre 11 Giovedì calendario

Djerassi Carl

• Vienna (Austria) 29 ottobre 1923. Chimico. Inventore della “pillola” • «Un uomo a cui le donne, e anche gli uomini, dovrebbero dedicare un pensiero di grata devozione. [...] ha collezionato un numero di riconoscimenti scientifici impressionante [...] Viene da un ghetto di Vienna, da cui è scappato con la salita al potere di Hitler, per rifugiarsi prima in Bulgaria (paese di suo padre: il quale nonostante fosse divorziato, risposò la madre per farli scappare) e poi negli Stati Uniti , dove arriva nel 1939 a 16 anni. Dieci anni dopo, con una laurea in chimica e un’esperienza alla Ciba (che oggi si chiama Novartis), si ritrova in Messico, come direttore scientifico in una minuscola azienda farmaceutica. Con l’ambizione di sintetizzare per primi il cortisone. Grazie a lui ci riuscirono. Ma soprattutto riuscirono, nello stesso anno - il 1951 - a sintetizzare una sostanza analoga al progesterone. Era nata la pillola. “Spesso vengo considerato il padre della pillola. In realtà ci sono stati altri padri, come il biologo Gregory Pincus o il clinico John Rock. Ma per fare qualsiasi cosa non basta un padre, servono anche una madre e un’ostetrica. E la chimica è sempre la madre, la biologia il padre e la clinica l’ostetrica. Per costruire un composto sintetico il chimico deve pensarlo e, come un architetto, costruire l’edificio. Solo dopo ci potrà entrare il biologo che con i suoi test sugli animali si comporta come un gruppo di spermatozoi, uno per ogni esperimento. Lo spermatozoo vincente, quello che entra nell’ovulo e lo fertilizza, è l’esperimento che dimostra l’attività biologica del composto. E il bambino è quello che deve essere verificato sui pazienti: ed ecco che entra in gioco l’ostetrica, cioè il clinico, che deve effettuare i test per far nascere il bambino [...] Il tempismo, cioè gli anni Sessanta, fu perfetto: e il clima ha facilitato il successo della nostra invenzione. Comunque, fin dalla fine degli anni Venti si sapeva che il progesterone (che non era stato ancora isolato e sintetizzato) aveva azioni contraccettive in modelli animali. Solo che non era attivo oralmente: per la contraccezione sarebbero state necessarie iniezioni quotidiane come per il diabete, un prezzo troppo alto. Veniva utilizzato per altri usi medici come mestruazioni troppo dolorose o esperimenti per combattere il cancro alla cervice. Noi volevamo fare un composto artificiale simile al progesterone con le stesse funzioni ma attivo oralmente. Nel 1957 venne approvato per gli usi noti. Fu Pincus che si concentrò sulle applicazioni per la contraccezione [...] L’impatto sulla società è stato incredibile. Per la prima volta si è separata la contraccezione dal sesso. E questo è stato un fattore di liberazione non solo per milioni di donne. Finiva, ad esempio, la paura di gravidanze indesiderate. Fino ad allora il sesso e la riproduzione erano stati sempre intimamente legati, per ragioni biologiche. Ma non è più stato così [...]» (LU. TA. BA., “il manifesto” 10/11/2004).