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 2004  novembre 10 Mercoledì calendario

PREVIN André (Andre Ludwig Prewin) Berlino (Germania) 6 aprile 1929. Compositore • «Se un personaggio non è classificabile alla stregua di un metro convenzionale, i mezzi di comunicazione di massa e la massa stessa lo sentono come un ”diverso”, quindi un nemico [

PREVIN André (Andre Ludwig Prewin) Berlino (Germania) 6 aprile 1929. Compositore • «Se un personaggio non è classificabile alla stregua di un metro convenzionale, i mezzi di comunicazione di massa e la massa stessa lo sentono come un ”diverso”, quindi un nemico [...] Inoltre: farsi perdonare un po’ di talento è già difficile, possederne in abbondanza tanto da rischiare proprio da tale abbondanza d’esser paralizzati e volgerlo invece che in dispersione che in frutto è come portare nel portafoglio del destino una condanna a morte [...] Successo e soldi ad André Previn [...] sono cospicuamente giunti. Il motto per quelli come lui esiste da sempre: ”A Dio spiacenti e ali nimici suoi”. un ebreo così atipico da non integrarsi nella comunità [...] una di quelle famiglie ove vari talenti si mescolano naturalmente e, che, quasi paradosso, sintetizzano nel patrimonio genetico e spirituale la quintessenza della civiltà europea. Fra i talenti famigliari, eccone uno rasentante il genio: la musica. André riceve la prima educazione proprio in casa e la natura musicale è così potente da non possedere tale educazione alcunché di coartato. Poi compirà studi rigorosissimi di composisizione e direzione d’orchestra [...] La presecuzione razziale lo portò negli Stati Uniti dopo una sosta in Francia. A guerra finita, il ragazzo ripercorre le orme di un suo predecessore, un altro geniale compositore tedesco, di nascita e formazione viennesi, che in America divenne il re delle colonne sonore di Hollywood e vide perciò cadere ogni considerazione verso la sua ingente produzione ”seria” [...] La versatilità del genio porta André a ereditare la corona di Korngold: diventò e resta il re delle colonne sonore, alcuni dei più bei film della storia portano colonne sonore firmate da lui. Di più: egli è già un giovane prodigio dell’improvvisazione jazz [...] l’Europa lo sente americano, l’America non lo accetta come figlio proprio perché il suo troppo sottile naso le fa percepire aromi alieni e inquietanti. Allo stesso modo, poco giova a sir André l’aver diretto le massime orchestre mondiali [...] Né di aver un catalogo d’incisioni impressionante. Né di aver avuto un ruolo fondamentale nella rivendicazione di Rachmaninov [...] Il solo mondo di Hollywood non lo considera straniero perché lì si procede per atto pratico: Previn=successo sicuro. L’altro mondo, quello serioso della musica classica, lo vedrà sempre clandestino, portoghese, insomma un personaggio pittoresco. [...] quanto a completezza di musicista, nessuno gli è pari. [...] ex marito dell’isterica Mia Farrow, una delle sue tante mogli. [..]» (Paolo Isotta, ”Sette” n. 40/1998).