Il Messaggero, 1 settembre 1970, 1 settembre 1970
sette colpi Anna si era innamorata e Camillo non voleva perderla per i suoi giochi erotici. Per questo il marchese Casati Stampa di Soncino ha ucciso l’altra sera col fucile da caccia la seconda moglie Anna Fallarino e l’amante di questa, lo studente Massimo Minorenti, togliendosi infine la vita
sette colpi Anna si era innamorata e Camillo non voleva perderla per i suoi giochi erotici. Per questo il marchese Casati Stampa di Soncino ha ucciso l’altra sera col fucile da caccia la seconda moglie Anna Fallarino e l’amante di questa, lo studente Massimo Minorenti, togliendosi infine la vita. Sette colpi: tre per la donna, due per il giovane, due per lui, per l’assassino. Doveva essere un amaro chiarimento, forse il congedo. Poi, doveva uccidersi solo lui, il marchese, come fa intendere il biglietto da lui scritto prima dell’incontro. Ma il programma è cambiato. Anna e Massimo si conoscevano da quattro mesi. La donna era molto innamorata, non voleva rinunciare al ragazzo e il marchese lo aveva capito. Il Messaggero, 1 settembre 1970