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 2004  luglio 31 Sabato calendario

CASO

CASO Domenico Eboli (Salerno) 9 maggio 1954. Ex calciatore. Campione d’Italia con l’Inter nel 1979/1980. Allenatore. Nel 2004/2005 sulla panchina della Lazio (esonerato) • «Una gloriosa carriera di calciatore, ricca di soddisfazioni (dagli esordi con la Fiorentina alla scudetto vinto con l’Inter, passando anche per una Nazionale raggiunta già in tenera età). In campo, soprattutto nella parte finale della carriera, lo chiamavano il Professore, perché delle squadre in cui giocava era quasi sempre la mente. Sembrava destinato ad una luminosa e rapida ascesa pure da tecnico. E invece, per uno strano scherzo del destino, l’occasione giusta tardava sempre a manifestarsi. Oppure, quando arrivava, non aveva le caratteristiche giuste. Foggia, Chievo, Pistoiese avevano creduto in lui, intuendo le sue qualità. Ma poi la realtà delle cose si rivelava puntualmente diversa da come l’avevano immaginata e progettata tanto lui quanto i suoi datori di lavoro. Ma i valori e le qualità, alla lunga, pagano sempre. Caso è rimasto fedele ai suoi principi, che ne hanno ispirato anche la vita extra-calcistica. E così, quando [...] una nuova occasione si è presentata, non ha fatto una piega. Si è rimboccato le maniche ed ha pensato solo a lavorare. Duramente e senza pause. La chance che attendeva (e meritava) da una vita non poteva non dargliela quel club che, tra i tanti frequentati, gli è rimasto dentro maggiormente. Con la Lazio ha chiuso la carriera di calciatore (da capitano ha condotto i biancocelesti prima alla salvezza dei -9, quindi alla promozione in A). Con la Lazio ha realizzato l’impresa più bella da allenatore delle giovanili: lo scudetto Primavera nel ”95. [...]» (Stefano Cieri, ”La Gazzetta dello Sport” 2/11/2004). «Esordiente di 50 anni grazie al progetto ”Lazio e fichi” e alla squadra che ne ha chiesto la conferma al presidente dopo la tournée estiva in Giappone, non è un personaggio, né in panchina né fuori: niente alchimie, invenzioni o iperboli. Calcio semplice, equilibrato, pratico e poche parole. Alle spalle ha 16 anni di campo, soprattutto tra Inter, Fiorentina, Napoli e Lazio, vincendo uno scudetto in nerazzurro e quello che i laziali considerano un altro scudetto, cioè la salvezza in B dal -9 nell’87. Come allenatore, invece, l’ebolitano Caso non aveva avuto fortuna (solo esoneri con Foggia, Chievo e Pistoiese) prima delle giovanili della Lazio e dello scudetto primavera vinto nel ”95. Lo stesso anno in cui sconfisse un tumore al cervello: ”Sono problemi seri che maturano le persone, si impara ad apprezzare la vita e si ha molta più facilità, dopo, nel gestire le vittorie e le sconfitte, nel dare a tutto la giusta dimensione. Quell’esperienza mi ha portato grande serenità d’animo e nel rapporto con gli altri, mi ha insegnato a pormi nel modo giusto, a capire che ci sono cose più importanti di una partita di pallone”. [...]» (Emilio Marrese, ”la Repubblica” 24/9/2004).