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 2004  luglio 30 Venerdì calendario

Crick Francis

• Northampton (Stati Uniti) 8 giugno 1916, San Diego (Stati Uniti) 30 luglio 2004. Scienziato • «Uno dei pionieri delle ricerche sul Dna. [...] venne insignito nel 1962 del premio Nobel per la Medicina per avere identificato la struttura a doppia elica del Dna. La scoperta fu fatta nel 1953 all’università di Cambridge, frutto di uno studio condotto da Crick insieme con il biologo James Watson. [...] La scoperta dei due scienziati apparve sulla prestigiosa rivista ”Nature” il 25 aprile 1953 e gettò le basi della moderna biologia. La struttura della molecola rappresentò, infatti, la premessa fondamentale per comprendere i meccanismi di trasmissione dei caratteri ereditari, e quindi per l´avanzamento della genetica» (Valentina Careddu, ”la Repubblica” 30/7/2004) • «Dopo lo scalpore suscitato dalla scoperta, dal conseguente premio Nobel e dalla pubblicazione del famosissimo libro La doppia elica di Watson, le vie dei due si separarono. Mentre Watson si dedicò con enorme successo a fare il manager della scienza, Crick continuò a lungo ad occuparsi di dna e dei suoi misteri. Contribuì così al successo di un’altra grandissima impresa: la decifrazione del cosiddetto codice genetico, la tabellina che permette di tradurre il messaggio contenuto nel dna nel linguaggio delle proteine. Dopo questo inedito successo, meno celebrato ma ugualmente determinante, cedette al fascino delle neuroscienze e si dedicò allo studio del cervello e delle sue funzioni, compito molto più arduo ma incredibilmente affascinante. Anche in questo campo ha dato contributi importanti, molti dei quali ancora in attesa di valutazione. Un bel cervello, insomma, un grande appassionato polemista in difesa della visione scientifica del mondo. Elegante e seducente, risolse il problema dei problemi della genetica: come fa il materiale genetico a mantenersi intatto, o quasi, attraverso le innumerevoli divisioni alle quali vanno incontro le cellule? Il materiale genetico, dichiarano Watson e Crick, è fatto in realtà di due copie non identiche ma complementari. Ciascuna può fungere da stampo per l’altra. Quando le due copie, le due eliche famose - chiamiamole scherzosamente una Watson e l’altra Crick - si separano per prepararsi a una divisione cellulare, ciascuna aiuta la cella a costruire una copia identica dell’altra: l’elica Watson guida la sintesi di una nuova elica Crick e l’elica Crick guida la sintesi di una nuova elica Watson. All’inizio avevamo una doppia elica costituita da una Watson e da una Crick; adesso abbiamo due doppie di eliche identiche costituite ciascuna da una Watson e da una Crick. Elementare. E genianato nella sua interezza e aspetta di essere interpretato. Quello che Watson e Crick fecero nel 1953 fu di proporre un modello e una struttura chimica e fisica del dna che è diventata un’icona, il simbolo stesso del dna e della vita. ma anche che sono quel particolare essere umano, con quelle particolari inclinazioni naturali. Non c’è scritto, perché non ci può essere scritto, che parlo italiano, che sono cresciuto a Firenze e che mi occupo di biologia. Queste sono cose legate alla storia della mia vita, ma molte delle altre mie particolarità fisiche e in parte psichiche congenite stanno scritte, ancora non sappiamo bene come, nel mio proprio dna. Cinquanta anni fa molto di questo si sapeva, ma non si riusciva ad immaginare come potesse essere fisicamente realizzato. Come cioè questa informazione fosse portata dal dna, una gigantesca molecola formata dalla successione di tre miliardi di componenti chimici detti nucleotidi, che sono solo di quattro tipi: A, G, C, T. Oggi sappiamo che il dna porta in realtà un lungo testo, scritto con un alfabeto di sole quattro lettere, i quattro nucleotidi appunto» (Edoardo Boncinelli, ”Corriere della Sera” 30/7/2004).