Enzo Colimoro, Macchina del Tempo, marzo 2004 (n.3), 13 marzo 2004
Il sistema metrico, l’attuale sistema universale di pesi e misure collegati tra loro, viene istituito dall’Assemblea nazionale francese il 30 marzo 1791
Il sistema metrico, l’attuale sistema universale di pesi e misure collegati tra loro, viene istituito dall’Assemblea nazionale francese il 30 marzo 1791. La necessità di adottare parametri di misurazione universali era venuta fuori già nel XVII secolo grazie allo scienziato italiano Tito Livio Burattini (1617-1681) che, per la prima volta, coniò il termine ”metro” (dal greco ”misuro”), proponendo che questo fosse pari alla lunghezza del pendolo che batte il secondo. L’idea di Burattini, però, cadde nell’oblio e fu ripresa solo nel 1791 in Francia, quando l’Assemblea nazionale istituì una commissione, presieduta da Joseph Louis Lagrange, per studiare le nuove unità di misura. La commissione stabilì nel metro l’unità di misura fondamentale. Per calcolare quest’ultimo si decise di scegliere un decimilionesimo del quarto di meridiano terrestre (la parte di meridiano che va dal Polo Nord all’Equatore, misurata lungo quello che passa per Parigi). La misura precisa del metro fu eseguita nel 1792 da Jean Baptiste Delambre e Pierre Méchain che, per comodità, invece di misurare tutto il quarto di meridiano, misurarono la differenza di latitudine tra le due città che ne vengono attraversate: Dunkerque (Francia) e Barcellona. Dopo l’adozione del sistema metrico da parte della Francia nel 1791, nel 1875, con la firma del Trattato sulla Convenzione del Metro, l’adozione del metro come unità di misura universale fu estesa a tutte le altre nazioni, eccezion fatta per l’Inghilterra che vi aderirà, a parole, solo venti anni dopo. Ancora oggi, infatti, il sistema metrico decimale convive con quello anglosassone. Nel 1960, infine, fu adottato il sistema internazionale (SI) che collega al sistema metrico tutte le altre unità di misura adottate nella scienza, nell’industria e nel commercio.