Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  marzo 11 Giovedì calendario

LE ADDIZIONALI SULLA BENZINA. «[...]

Ragioniamo in lire e non in euro perché è in lire che questa non gradita memoria storica si è cumulata. Dunque per l’Abissinia paghiamo un’addizionale di 1,90 lire, per la crisi di Suez del 1956 altre 14 lire, per il disastro del Vajont del 1963 10 lire, per l’alluvione di Firenze del 1966 altre 10 lire, per il terremoto del Belice del 1968 ancora 10 lire, per il terremoto del Friuli del 1976 ben 99 lire, per il terremoto dell’Irpinia del 1980 75 lire, e per la missione in Libano del 1983 205 lire. Al cessare delle singole cause che di volta in volta motivarono l’addizionale sarebbe dovuta venire meno anche l’addizionale stessa, ma le cose non sono andate così e nel 1995 un Testo Unico ha riassorbito queste voci fissando le accise in 1.111,49 lire al litro per la benzina rossa (per la precisione si ragionava in termini di 1 milione e 111.490 lire per 1000 litri) e 1.003,48 lire per litro di benzina verde, che fa da metro di paragone perché oggi è l’unica rimasta. Nel 1996 ci fu un ritorno alle vecchie abitudini imponendo un supplemento di 22 lire al litro per finanziare la missione militare italiana in Bosnia; questa addizionale in seguito venne meno (ma in proposito gli esperti non sono unanimi e fanno calcoli divergenti); poi nel 1999 fu introdotta la prima "tranche" dell’infausta Carbon Tax che doveva scoraggiare i consumi energetici facendoli pagare più cari ma non ebbe seguito perché ci si rese conto che i consumatori italiani sopportavano già i prezzi energetici più alti d’Europa ed era impensabile vessarli di più. Infine nel dicembre 2003 è stata introdotta un’addizionale per trovare risorse sufficienti a finanziare il rinnovo dei contratti del trasporto pubblico locale (l’equivalente di +39 lire al litro): si è arrivati così a 558,64 euro per 1000 litri, pari a 1.081,67 delle vecchie lire al litro. L’Aduc calcola un quarto di euro complessivo di addizionali su ogni litro.
Non è tutto. La legge autorizza le Regioni a caricare sulla benzina un’addizionale fino a 50 lire al litro. Fino a poco tempo fa nessuna ne aveva approfittato, ma dal 1° gennaio la Campania ha introdotto l’aliquota massima. Infine c’è l’Iva, che grava per il 20% non solo sulla benzina in sé ma anche sulle accise e sulle eventuali addizionali che vengono caricate; si paga insomma una tassa sulla tassa».