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 2004  marzo 11 Giovedì calendario

Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese che a capo della Freud ha inventato e brevettato macchine utensili per la lavorazione del legno utilizzate in tutto il mondo, ha pronto il progetto della moviola in campo: "Ho studiato qualcosa di tecnologicamente molto avanzato che non va contro gli arbitri o i guardalinee

Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese che a capo della Freud ha inventato e brevettato macchine utensili per la lavorazione del legno utilizzate in tutto il mondo, ha pronto il progetto della moviola in campo: "Ho studiato qualcosa di tecnologicamente molto avanzato che non va contro gli arbitri o i guardalinee. Anzi, li aiuta a dirigere meglio e con meno stress. Ho riunito i migliori ricercatori della Freud a tre del Cnr, il Centro nazionale delle ricerche. E ho stanziato 150 mila euro. Il progetto mi convince. Lo farò vedere al mio allenatore Spalletti, che non è favorevole alla moviola in campo. Ma questa non ha nulla a che fare con il gioco televisivo che lascia più dubbi che certezze. Innanzitutto le telecamere. Quelle della tv hanno una risoluzione di 100 fotogrammi al secondo. Quelle del progetto di 1.000: non devono far vedere immagini in movimento, ma fissare immagini che offrano certezze assolute. Le telecamere sono collegate ad un software al quale sono stati dati tutti gli input del regolamento. Il pc è di tipo industriale. Il terminale potrebbe essere dato o al quarto uomo a bordo campo, o a un esponente della classe arbitrale in tribuna; o all’arbitro, come un telefonino con le immagini. Ogni volta che viene presa una decisione non in linea con il regolamento il computer fissa nel giro di un secondo e mezzo, quindi immediatamente, l’immagine della fase sbagliata. Il quarto uomo, l’uomo in tribuna o l’arbitro vengono avvertiti da un sistema elettronico. Vedono l’immagine, una vera e proprio foto con la situazione precisa dell’errore e di lì decidono, magari si convincono e cambiano la prima scelta. Se una palla entra in rete e non viene dato il gol, il sistema avvisa automaticamente. Alla stessa maniera se una palla che non ha varcato totalmente la linea viene considerata gol. Ma il punto cruciale è il fuorigioco. Il sistema è tarato in modo tale da segnalare soltanto i fuorigioco sbagliati. La macchina vede il giocatore che calcia e il compagno al quale è diretto il pallone. Se la decisione del campo non corrisponde a quella tecnologica, il sistema avverte. E non è un sistema stupido, ovvero non si basa soltanto sulla posizione geometrica, ma tiene conto dell’ultima interpretazione di considerare in fuorigioco soltanto il destinatario del pallone. Un’azione viene lasciata proseguire, invece il giocatore è in fuorigioco; il sistema suona l’allerta. E non c’è rischio per l’ordine pubblico: l’input riguarda solo i giudici di gara, che manterranno sempre l’assoluta autorità sulla decisione finale".