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 2004  marzo 11 Giovedì calendario

PELLEGRINI Federica

PELLEGRINI Federica Mirano (Venezia) 5 agosto 1988. Nuotatrice. Primatista mondiale dei 200 stile libero (1’52”98 il 29 luglio 2009 a Roma) e dei 400 sl (3’59”15 il 26 luglio 2009 a Roma), primatista italiana dei 100 stile libero (53”55 il 7 marzo 2008 a Riccione) e delle tre staffette (4x100 sl, 4x200 sl, 4x100 mista). Medaglia d’argento dei 200 sl alle Olimpiadi di Atene (2004), stesso risultato ai mondiali 2005, medaglia di bronzo sulla stessa distanza ai mondiali 2007, oro dei 400 sl agli europei 2008 (argento nella staffetta 4x100 sl, bronzo con la 4x200 sl), oro nei 200 sl alle Olimpiadi di Pechino (2008), oro nei 200 e 400 sl ai Mondiali di Roma (2009), oro nei 200 sl e bronzo negli 800 sl agli Europei 2010 , oro nei 200 e 400 sl ai Mondiali 2011 • «[…] in questo Paese ci sono troppi fanfaroni, anche nel nuoto, troppe persone che credono di poter ottenere risultati quasi per caso. In Italia passa l’idea che è meglio essere furbi. Non funziona così. Mio padre era un paracadutista. Max, il mio allenatore, figlio di generale e paracadutista anche lui. Io ho imparato la disciplina, e la mentalità militaresca mi piace. Da piccola andavo alle manifestazioni dei parà e ne restavo affascinata. È un giusto modo di pensare. […] Ho stima di Rosolino ma non c’è simpatia, ci sentiamo entrambi superiori. Lui è un altro che non ha la mentalità italiana […]» (Giuliza Zonca, “La Stampa” 27/3/2005) • «Ragazzina che un po’ ricorda la Marcuzzi, occhi pieni di dolcezza cattiva e capricciosa [...] nonno Gastone era campione di lotta e papà Roberto paracadutista? [...] Una volta Federica voleva un gatto e il papà disse no. Lei rispose: “Se vinco quella gara importante, poi me lo compri?”. Vinse, ed ebbe il gatto. Le altre bestiole, morbide come se fossero vive, se le prende agli autogrill durante le soste verso le gare, si gira l’Italia, invece in settimana gira solo tanta acqua sotto le mani, ore e ore, la sveglia prestissimo, un tuffo, la scuola (liceo scientifico), il pranzo con la faccia svogliata e affamata che hanno i ragazzi all’una, i compiti, altra piscina, ancora vasche, bracciate nel freddo, pedate alla schiuma, virate, scatti» (Maurizio Crosetti, “la Repubblica” 18/8/2004) • «Segno zodiacale Leone, in omaggio al quale ha tappezzato la sua camera. Passione curiosa, quella di collezionare leoni. O riviste di tatuaggi. L’ultimo che s’è inciso? Uno tribale. [...] Non era nata centista-duecentista. Nelle gare giovanili, all’inizio funzionava meglio nei 400-800. Dal 2002 è stata reimpostata sulla velocità con risultati eclatanti. “La sua nuotata istintiva era due battute di gambe con grande propulsione di braccia, poi siccome facevamo fatica a impostare un 200 come passaggio, il secondo anno abbiamo deciso di lavorare sulla velocità di base e quindi ho cambiato metodologia, sia in acqua che in palestra” rivela il suo vate Di Mito. E continua: “La cosa più bella è che è ancora molto acerba tecnicamente. Ha margini enormi: è chiaro che l’accrescimento tecnico va di pari passo con l’aumento delle potenzialità muscolari. Federica ha una buona propulsione di braccia, stiamo lavorando molto sulle gambe dove è forte, ma non fortissima, non riesce ancora a sfruttarle in partenza, apnea e virata. Ho un’idea di Federica evoluta: ci penso ma ci vuole pazienza, deve arrivare pian piano a recepire tanti meccanismi. Io le lancio gli input, glieli lascio metabolizzare, non è giusto imporre nudi e crudi certi concetti. Lei è forte, s’allena bene, facciamo tanto lavoro di palestra e sensibilità, coordinazione in acqua. Io la richiamo nei lavori qualitativi su alcuni fondamentali, ma senza stressarla troppo. [...] si estranea prima delle gare con i Metallica ol’hip- hop. Serena, rilassata, casa e piscina, piscina e casa. Discoteca vietata dai genitori. S’è regalata un cellulare dopo la stagione del lancio. “Non m’interessa altro, fare cose diverse in questo momento se non nuotare e studiare”. [...]» (Stefano Arcobelli, “La Gazzetta dello Sport” 11/3/2004).