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 2003  giugno 01 Domenica calendario

«Molti nuovi e inaspettati dati relativi alla biografia di Giorgio Vasari, dalla vita privata agli affari, sono emersi in occasione del recente convegno intitolato ”Giorgio Vasare l’Eccellenza del Genio” e tenuto ad Arezzo il principio di maggio

«Molti nuovi e inaspettati dati relativi alla biografia di Giorgio Vasari, dalla vita privata agli affari, sono emersi in occasione del recente convegno intitolato ”Giorgio Vasare l’Eccellenza del Genio” e tenuto ad Arezzo il principio di maggio. Ricchissima è la documentazione inedita resa nota da Antonio Palesati e da Nicoletta Lepri. La ricerca, iniziata nell’Archivio di Stato di Firenze e allargata poi a quelli di Arezzo, di Lucca, di Pescia, oltre che alle raccolte archivistiche comunali e parrocchiali di Lucignano, ha confermato l’esistenza di tre figli avuti dall’eretino fuori dal matrimonio con la bella Niccolosa Bacci. Nessuno prima d’ora aveva affrontato tale aspetto della biografia del Vasari, che nel testamento a questo proposito ha lasciato solo accenni ambigui. Anton Francesco e Alessandra, nati nel 1547 furono i figli avuti da Maddalena Bacci, sorella della moglie e Anton Francesco, nato nel 1567, fu frutto della relazione con Isabella Mora ”serva di casa” della dimora fiorentina di Vasari. Entrambe le donne ricorrono nelle fisionomie femminili del Vasari. Maddalena è riconoscibile nella santa omonima della ”Crocifissione” al Carmine di Firenze o nella ”Vergine dell’Incoronazione”, oggi nella Badia aretina, ma eseguita nel 1567 per la Pieve. Dai documenti rintracciati si evincono anche le cause che portarono Maddalena Bacci a sposare un capitano della bande ducali, il perugino Ercole Ludovico Ballotta, mentre Giorgio conduceva all’altare la sorella giovanissima. Di grande interesse sono alcuni documenti che ci offrono delucidazioni riguardo a committenze e date della carriera dell’artista, come pure quelli che si riferiscono ad acquisti di terreni e poderi, e quelli relativi a investimenti bancari. Si arricchisce così di nuovi aspetti la personalità di Vasari, definito da Antonio Paolucci, in sede di convegno, come ”una magnifica congiuntura in arte e politica” nel rispondere alle esigenze di Cosimo e nel realizzare propaganda politica nelle imprese di Palazzo Vecchio. L’intervento del soprintendente fiorentino ha sottolineato la necessità impellente del restauro dell’”Ultima Cena”, dipinta da Vasari per il convento delle Murate nel 1546 e danneggiato dall’alluvione del 1966 e ancora collocata nei laboratori di Firenze. Altre novità, infine, sono emerse anche sui figli di Vasari e sulle sue vicende patrimoniali post mortem».