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 1998  luglio 12 Domenica calendario

Palindromi. Il più famoso tra i palindromi (composizioni poetiche in cui matematica, strutture e sorprese surreali contano molto più della ”poesia”) è una frasetta di autore ignoto, costituita di cinque parole di cinque lettere ciascuna, capaci però di un enorme numero di combinazioni: SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS (senso probabile: «Il seminatore Arepo regge con fatica le ruote (dell’aratro)»)

Palindromi. Il più famoso tra i palindromi (composizioni poetiche in cui matematica, strutture e sorprese surreali contano molto più della ”poesia”) è una frasetta di autore ignoto, costituita di cinque parole di cinque lettere ciascuna, capaci però di un enorme numero di combinazioni: SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS (senso probabile: «Il seminatore Arepo regge con fatica le ruote (dell’aratro)»). Disposte in quadrato una sopra l’altra le cinque parole si possono leggere tali e quali sia in direzione orizzontale che verticale, dall’alto come dal basso. Le diagonali sono formate o di sole consonanti o di sole vocali. Le prime lettere di ogni parola formano la prima parola, le seconde la seconda, le terze la terza e così via. Né cambia nulla se la lettura avviene dal fondo o dall’inizio. Al centro del quadrato il verbo TENET forma una croce che inizia e termina con la T, ossia col profilo della croce stessa, attorniata da A e da O, l’Alfa e l’Omega attribuite dall’Apocalisse a Cristo. Le cinque parole, anagrammate, producono due volte le parole PATER NOSTER disposte in croce con centro sulla N e con l’Alfa e l’Omega alle estremità dei bracci. La frase, trovata incisa, oltreché in altre parti d’Europa e d’Asia, a Pompei, potrebbe essere una formula criptica con cui i cristiani celavano e si comunicavano la fede in tempi molto duri.