la Repubblica 07/03/1998; Ingrid Badurina, La Stampa 10/03/1998, 7 marzo 1998
La Serbia non accetterà mai un Kosovo indipendente. Gli albanesi abitano in questa zona dal 1250 avanti Cristo, quando gli Illiri, loro antenati, vi si insediarono
La Serbia non accetterà mai un Kosovo indipendente. Gli albanesi abitano in questa zona dal 1250 avanti Cristo, quando gli Illiri, loro antenati, vi si insediarono. Nel 1180 il principe serbo Stefan Nemanja conquistò il Kosovo e vi stabilì la capitale del regno: sorsero i più vecchi monasteri dell’ortodossia balcanica, Gracanica e Decani, oltre a Pec, la sede del patriarcato della Chiesa ortodossa serba. Il 28 giugno 1389 nella battaglia del Kosovo Poljie , il Campo dei Merli, a pochi chilometri da Pristina, il re serbo Lazar si scontrò con le armate ottomane del sultano Murad: morirono entrambi, ma i serbi furono sterminati ed iniziò la loro sottomissione all’impero Ottomano che durò per più di cinque secoli. Da allora si celebra in quella data ilVidovdan , il giorno di San Vito, la principale festività nazionale e religiosa serba. «La sconfitta ancor più che la vittoria è il tema epico per eccellenza della poesia popolare serba. Non c’è bambino che non abbia imparato a memoria l’epopea della ”giovane fanciulla del Kosovo” che si reca sul campo di battaglia per riconoscere i cadaveri dei suoi cari, o quello della ”madre dei nove Jugovic” che piange la morte dei suoi figli uccisi dai turchi» (Ingrid Badurina).